Slow Wine Fair 2024: oltre il calice di vino
Convegni, incontri, presentazioni: a BolognaFiere (25-27 febbraio) si discute del futuro della viticoltura
A una settimana dalla terza edizione, a BolognaFiere dal 25 al 27 febbraio , si arricchisce il programma di eventi che animano la tre giorni dedicata al vino buono, pulito e giusto. Tra una masterclass e una degustazione al banco d’assaggio, non mancano infatti convegni, presentazioni e incontri che vedono esperti, produttori, docenti e autori confrontarsi sulle principali istanze legate al panorama vitivinicolo internazionale. Dallo Spazio Reale Mutua alla Demeter Arena, passando per Casa Slow Food : ecco i momenti di riflessione in cui scambiarsi idee su buone pratiche e obiettivi futuri, ma soprattutto conoscere storie ed esperienze virtuose che stanno tracciando nuove strade nel mondo della viticoltura da un punto di vista ambientale, culturale e sociale.
In un’epoca in cui l’agricoltura è spesso dipendente da agrofarmaci, insetticidi e concimi chimici e in cui allo stesso tempo sta affrontando eventi climatici sempre più gravi e devastanti, Slow Wine Fair è l’occasione per discutere delle future sfide ambientali, condividendo soluzioni innovative in vigna e in cantina e sottolineando le capacità resilienti della viticoltura biologica e dei valori fondanti dell’agroecologia. Accade questo e molto altro nello Spazio Reale Mutua (padiglione 15), sostenitore ufficiale di Slow Food Italia e main partner dell’evento, che nei giorni dell’evento ospita conferenze in cui esplorare le diverse sfaccettature della sostenibilità in campo vinicolo. Ma non solo: lunedì 26 febbraio alle 11 si svolge la cerimonia del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow , in cui saranno attribuiti 32 riconoscimenti a tutte quelle realtà che si distinguono per la loro carta dei vini territoriale o tematica.
Gli incontri della Demeter Arena (padiglione 20), sostenuta dal partner ufficiale della manifestazione, danno spazio alle molteplici esperienze di produttrici e produttori che aderiscono alla rete internazionale della Slow Wine Coalition . Dalle montagne del Tauro in Turchia, dove Heritage Vines of Turkey è impegnata nella salvaguardia di vecchi vigneti sull’orlo dell’estinzione, ai villaggi dei distretti di Shamakhi e Ismailli, in Azerbaigian, dove a quote comprese tra i 700 e gli 800 metri sopra il livello del mare, si coltiva l’uva madrasa, Presidio Slow Food, per finire in Abruzzo, dove la Comunità dei viticoltori teatini è impegnata nel portare avanti e promuovere valori legati all’artigianalità della produzione e alla sostenibilità ambientale e sociale. Ma rappresenta anche il luogo in cui mettere a fuoco alcuni dei temi portanti di questa edizione insieme ad alcuni dei massimi esperti del settore.
Tra i protagonisti Adriano Zago, consulente e formatore, fondatore e direttore di Cambium formazione, primo master internazionale in biodinamica per il vino e vignaiolo, e Lydia e Claude Bourguignon, microbiologi dei suoli e vignaioli che da oltre 30 anni aiutano i vigneron a curare i loro terreni. Grazie al loro intervento viene approfondito il concetto di suolo sano, tra fertilità e rigenerazione, ma anche i fattori che determinano il terroir di differenti produzioni agricole, quali la biodiversità microbica, le sue caratteristiche geologiche e i suoi nutrienti.
EFA News - European Food Agency