Italia batte Francia nei prezzi del latte
"Vittoria storica" e "segnale positivo", i commenti di Lollobrigida e Coldireti alla sanzione contro Italatte
Non sono passate che poche ore dal momento in cui Lactalis è finita sotto la lente delle autorità italiane per i prezzi praticati (leggi EFA News) che si moltiplicano le prese di posizione sulla questione. È stato lo stesso ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, a commentare la notizia della sanzione a carico di Italatte, società controllata dalla multinazionale francese al forum in Masseria di Saturnia.
"Nelle ultime ore con l'ispettorato abbiamo erogato 100 azioni di carattere amministrativo alla più grande multinazionale Lactalis, che in Italia si è approfittata della sua posizione dominante per rivedere i contratti con i nostri produttori del latte, abbassando il loro reddito, cosa che è vietata -spiega il ministro-. Abbiamo dato un segnale positivo che fa sì che Lactalis rispetti i nostri produttori e i nostri costi di produzione, come la legge prevede".
Commento anche da parte di Coldiretti che parla di "prima storica vittoria di una battaglia sui prezzi del latte che sarà lunga e difficile. Siamo stati l’unica organizzazione -commenta il presidente Coldiretti Ettore Prandini- a denunciare la multinazionale Lactalis perché non ha rispettato i contratti fatti con gli allevatori, modificandoli unilateralmente. E chiediamo che ora Lactalis paghi anche la differenza agli allevatori danneggiati”.
Prandini si riferisce a settembre 2023 quando l'organizzazione dei coltivatori ha denunciato in Italia la multinazionale (che controlla i marchi italiani Parmalat, Locatelli, Invernizzi, Galbani, Cadermartori e Nuova Castelli), perché aveva modificato unilateralmente gli accordi e non aveva pagato il prezzo pattuito agli allevatori.
“Chiediamo -aggiunge Prandini- il rispetto della legge contro le pratiche sleali, e soprattutto che i prezzi pagati non debbano scendere sotto i costi di produzione in tutte le filiere. Molte aziende agricole hanno timore di ritorsioni nel denunciare eventuali illeciti imposti da grandi gruppi industriali e catene distributive. Per questo Coldiretti garantisce l’anonimato alla singola impresa e offrire un maggiore potere contrattuale. Abbiamo iniziato con il latte e stiamo lavorando anche per tutte le altre filiere”.
“Non ci fermeremo -prosegue il presidente- perché per noi è fondamentale la tutela del reddito delle nostre imprese. Per questo siamo pronti comunque a riprendere qualsiasi forma di trattativa, anche con la stessa Lactalis, che porti a una giusta valorizzazione del lavoro fatto dai nostri imprenditori, in termini costruttivi e di visione strategica, per quanto riguarda il comparto lattiero caseario. Siamo aperti a future negoziazioni che, se da una parte ci hanno visto denunciare, dall’altra ci vedono costruire un rapporto proficuo per tutto il settore lattiero”.
EFA News - European Food Agency