Florovivaismo: ddl passa alla Camera con 210 favorevoli e 52 astenuti
La normativa si prefigge di valorizzare e rilanciare un settore entrato in crisi durante la pandemia
Il disegno di legge delega sul florovivaismo ha ottenuto l'ok della Camera. Con 210 voti favorevoli e 52 astenuti, la bozza passa ora al Senato. Il testo, che porta la firma del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, è incentrato sulla disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico. Si intende dare, così, al settore e alla filiera florovivaistica un quadro normativo coerente e organico in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione e incremento della qualità.
Con l’approvazione del ddl a Montecitorio, "il comparto florovivaistico, tra i più colpiti durante la pandemia Covid-19, inizia a vivere una nuova stagione di rilancio", ha dichiarato Maria Cristina Caretta (FdI), vicepresidente della Commissione agricoltura a Montecitorio. Il disegno di legge delega impegna il Governo ad adottare entro 24 mesi disposizioni integrative e correttive dei medesimi decreti legislativi. Tra le azioni previste c’è la creazione di un coordinamento nazionale che individui "le misure di indirizzo al settore florovivaistico anche attraverso l’eventuale istituzione, presso il Masaf, di un Ufficio per la filiera del florovivaismo, di livello non generale, per garantire l’efficace gestione del settore e la valorizzazione delle attività".
Inoltre, si dispongono strumenti organizzativi finalizzati "all’adozione di atti di indirizzo e coordinamento attraverso l’utilizzo degli esperti del Tavolo tecnico di settore che supportino l’Amministrazione nella predisposizione del Piano di settore, atto di indirizzo e programmazione". E' anche prevista, con cadenza quinquennale, "la predisposizione di un Piano nazionale del settore florovivaistico quale strumento programmatico e strategico", quindi l’istituzione di un marchio unico distintivo che garantisca le produzioni nazionali. Saranno infine definite delle figure professionali che operano nel comparto florovivaistico.
Per il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera Mirco Carloni, si è trattato di "una giornata importante sul florovivaismo, un settore che aspettava delle regole che dessero maggiore certezza e che incoraggiassero l'imprenditorialità. Credo che questa attività, collaterale anche al servizio di un'azienda agricola, possa concorrere a migliorare la redditività delle imprese agricole, che è il vero tema centrale".
"Quindi il florovivaismo aspettava da molto tempo un testo. Oggi, finalmente, dopo il lavoro in Commissione, è stata affidata una delega precisa", ricorda Carloni, "con una cornice chiara al governo per poter disciplinare un settore che per l'Italia è strategico”.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente dei Florovivaisti Italiani, Aldo Alberto, che sottolinea: "È importante riuscire finalmente ad avere, dopo tanti tentennamenti, un quadro normativo coerente e organico in materia di coltivazione, promozione e commercializzazione, per riordinare e valorizzare un settore che vale oltre 3 miliardi, conta 27 mila aziende e dà lavoro a 100 mila addetti. Bisogna rilanciare la produzione italiana di piante e fiori e proiettarla sempre di più nel futuro”.
Da parte sua, il presidente di Cia-Agricoltori Italiani Cristiano Fini commenta: "Al florovivaismo italiano occorre una legge come questa che qualifiche il ruolo, caratterizzi i diversi attori della filiera, garantisca certezza di norme e risorse adeguate per rinnovare le aziende e renderle pienamente sostenibili, dal punto di vista economico, ambientale e sociale”.
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