Nel 2023, l'agricoltura brasiliana ha trainato la crescita dell'intero Pil del Paese latino-americano, registrando un fatturato di 677,6 miliardi di real (circa 126,25 miliardi di euro), in aumento del 15%. Il settore ha registrato l'incremento maggiore tra tutte le attività e si è riflesso direttamente nel Pil del Brasile, che è aumentato del 2,9% rispetto all'anno precedente. L'informazione proviene dall'Istituto brasiliano di geografia e statistica (Ibge).

La crescita annua del settore agricolo è stata la più alta nella serie storica della ricerca, iniziata nel 1995. Secondo il rapporto, l'aumento è dovuto principalmente alla crescita della produzione e agli incrementi di produttività nell'attività agricola. L’Indagine sistematica sulla produzione agricola (Lspa/Ibge) ha rivelato che diverse colture hanno registrato una crescita della produzione nel 2023, tra cui la soia (+27,1%) e il mais (+19,0%), che hanno raggiunto produzioni record nella serie storica.

“Ancora una volta, l’agricoltura ha dato impulso all’attività economica brasiliana, nonostante le condizioni meteorologiche avverse e il livellamento dei prezzi delle materie prime. Il governo federale ha lavorato duramente per adottare misure a sostegno del settore. Abbiamo ampliato le linee di credito, aperto mercati e creato posti di lavoro”, ha sottolineato il ministro dell'Agricoltura e dell'Allevamento Carlos Fávaro. “Avremo più sfide nel 2024, ma continueremo a lavorare e a generare opportunità”, ha aggiunto.

Nel Paese si sono comportati bene anche i settori dei Servizi e dell'Industria, con incrementi rispettivamente del 2,4% e dell'1,6%. Dal punto di vista della domanda, la crescita è stata trainata dai consumi familiari (3,1%), dai consumi pubblici (1,7%) e dalle esportazioni (9,1%). Al risultato ha contribuito anche il calo delle importazioni dell’1,2%. Confrontando la terza metà dell'anno con la quarta, il Pil brasiliano è rimasto stabile. Confrontando il quarto trimestre del 2023 con lo stesso periodo dell’anno precedente si registra un aumento del 2,1%.