Bere prima di dormire: il segreto per riposare meglio
L’idratazione permette di ridurre i livelli di ansia e stress e, di conseguenza, mitiga i disturbi del sonno
Il riposo notturno è un elemento imprescindibile per la salute dell'organismo umano, perché svolge un ruolo cruciale nel mantenere l'equilibrio psicofisico delle persone. Una notte di sonno prolungato, caratterizzata da tranquillità e rilassamento, riveste un'importanza fondamentale nel prepararci ad affrontare la giornata in modo ottimale, migliorando significativamente la qualità della vita in generale. L’idratazione permette di ridurre i livelli di ansia e stress e, di conseguenza, mitiga i disturbi del sonno, contribuendo a garantire un riposo ristoratore.
Notti insonni possono portare, invece, alla disidratazione. Come dimostrano vari studi, infatti, le persone che dormono solo sei ore per notte presentano un tasso significativamente più alto di disidratazione rispetto a coloro che ne dormono otto, come dimostrano i valori elevati di densità urinaria (maggiori di 1.020 g/ml) e di contenuto salino (maggiore di 831mOsm/kg) nelle urine. Una scarsa idratazione può portare una conseguente riduzione della durata del sonno di circa due ore.
La causa di questa reazione è la modifica nel rilascio dell'ormone antidiuretico, cioè la vasopressina, che interferisce nel ritmo circadiano (cioè il nostro orologio biologico nell’arco di 24 ore) e nel risveglio. Quando siamo disidratati, il nostro organismo cerca di difendersi producendo vasopressina per non perdere liquidi, influendo però sul risveglio anticipato. Ne consegue quindi che chi beve troppo poco ha una scarsa qualità del sonno.
“Quando dormiamo il corpo attraversa molteplici e complessi processi per ristorare la salute generale dell’organismo. Dormendo la quantità raccomandata di ore, che varia da persona a persona e in base all’età, permettiamo a questi processi di svolgersi al meglio e al ritmo circadiano di gestire la quantità di liquidi presenti nel corpo”, spiega il professor Alessandro Zanasi (foto), esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation.
Una buona abitudine, pertanto, può essere quella di mantenersi correttamente idratati durante tutto l’arco della giornata, bevendo acque minerali ad alto contenuto di oligoelementi che aiutano il regolare ciclo veglia-sonno, conclude il professor Zanasi.
EFA News - European Food Agency