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CLARA MOSCHINI

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L'Ue approva 1,1 mld di aiuti Stato all'Italia per economia zero emissioni

A sostegno di investimenti in attrezzature atte a promuovere la transizione verso un'economia a zero emissioni nette

La Commissione approva un regime da 1,1 miliardi di Euro di aiuti di Stato italiano a sostegno di investimenti in attrezzature "necessarie a promuovere la transizione verso un'economia a zero emissioni nette" secondo il piano industriale del Green Deal. Il regime, sottolinea un comunicato di Bruxelles, "è stato approvato nell'ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato che la Commissione ha adottato il 9 marzo 2023, e modificato il 20 novembre 2023, per sostenere misure in settori che svolgono un ruolo fondamentale ai fini dell'accelerazione della transizione verde e della riduzione della dipendenza dai combustibili".

La Commissione ha concluso che il regime italiano "è necessario, adeguato e proporzionato al fine di accelerare la transizione verde e agevolare lo sviluppo di talune attività economiche che rivestono importanza per l'attuazione del piano industriale del Green Deal", in conformità dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), TFUE e delle condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. Su queste basi, la Commissione ha approvato la misura di aiuto in quanto conforme alle norme dell'Unione sugli aiuti di Stato.

Nell'ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione l'Italia ha notificato alla Commissione un regime da 1,1 miliardi di Euro "a sostegno di investimenti per la produzione di attrezzature, componenti e materie prime essenziali necessarie a promuovere la transizione verso un'economia a zero emissioni nette". Nell'ambito della misura, che sarà parzialmente finanziata attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, "l'aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette". 

L'importo massimo dell'aiuto per beneficiario sarà di 150 milioni di Euro, cifra che può essere aumentata fino a 200 milioni di Euro per i beneficiari situati in regioni ammissibili agli aiuti a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), TFUE (le cosiddette "zone c") e a 350 milioni di Euro per i beneficiari situati in regioni ammissibili agli aiuti a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE (le cosiddette "zone a").

"Della misura -aggiunge la nota Ue- potranno beneficiare le imprese che producono attrezzature pertinenti, vale a dire batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori, strumenti per la cattura, l'utilizzo e lo stoccaggio del carbonio, nonché componenti essenziali progettate e principalmente utilizzate come fattori di produzione diretti per la fabbricazione di tali attrezzature o le relative materie prime essenziali necessarie per la loro fabbricazione".

"La Commissione -prosegue la nota- ha constatato che il regime italiano rispetta le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione". In particolare, gli aiuti incentiveranno la produzione di attrezzature idonee a favorire la transizione verso un'economia a zero emissioni nette e saranno concessi entro il 31 dicembre 2025.

"Il regime italiano in oggetto -spiega Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile per la Concorrenza- che prevede uno stanziamento di 1,1 miliardi di Euro, parzialmente finanziato dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, sosterrà la produzione di attrezzature strategiche, in particolare batterie, pannelli solari, pompe di calore, turbine eoliche, elettrolizzatori e strumenti per la cattura, l'utilizzo e lo stoccaggio del carbonio che sono fondamentali per la transizione verso un'economia a zero emissioni nette. Allo stesso tempo, il regime garantisce che le eventuali distorsioni della concorrenza rimangano contenute".

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