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CLARA MOSCHINI

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Tecnologia/2. 66,7% italiani è disposto a rinunciare a cibi potenzialmente dannosi

Mascarino (Federalimentare): "Poco conosciuto ma fondamentale il ruolo dei tecnologi alimentari"

I risultati di un'indagine del Censis presentati al Senato, durante il convegno “Ricerca e tecnologie per il futuro dell'industria agroalimentare”

In un’epoca caratterizzata da sfide globali senza precedenti, quali il cambiamento climatico, la crescita demografica e la necessità di una produzione alimentare sostenibile, il ruolo della ricerca e delle tecnologie alimentari risulta fondamentale per delineare il futuro della società e il benessere delle popolazioni. Il convegno odierno, “Ricerca e tecnologie per il futuro dell’industria agroalimentare”, svolto al Senato e promosso dal Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari (Otan) e da Federalimentare, ha voluto proprio sottolineare l’importanza delle tecnologie agroalimentari per il benessere collettivo e il ruolo che l’innovazione tecnologica, applicata all’industria alimentare, può garantire per favorire un accesso al cibo sicuro e di elevata qualità.

Secondo il Censis per gli italiani sono importanti i valori etici e sociali che li orientano nella scelta dei prodotti. Il 66,7% è pronto a rinunciare a prodotti che potrebbero essere dannosi per la salute, il 52,6% a quelli non in linea con criteri di sicurezza alimentare, il 43,3% a quelli la cui produzione e distribuzione non rispetta l’ambiente e il 35,6% a quelli per la cui produzione non sono tutelati i diritti dei lavoratori e dei fornitori. Accanto a questi numeri, emerge inoltre come l’industria alimentare abbia una elevata reputazione sociale verso la quale l’86,4% degli italiani dichiara di avere fiducia ed è una fiducia trasversale, che coinvolge il 93,8% degli anziani, l’84,2% degli adulti e l’81,6% dei più giovani. Tutto ciò certifica come, grazie alla ricerca, alla scienza e alla tecnologia gli alimenti e l’industria di trasformazione abbiano prodotto una rivoluzione positiva nelle abitudini e nelle scelte degli italiani che ricercano cibi sicuri e di qualità.

La rintracciabilità della filiera alimentare può essere fortemente supportata dalla tecnologia della blockchain già a partire dalle attività in campo. Per questo si parla sempre più spesso di agricoltura di precisione o digitale proprio perché le soluzioni innovative nel settore agricolo stanno trasformando il modo in cui vengono coltivati i prodotti agricoli e le modalità di gestione degli allevamenti. Avere a disposizione dati precisi e in tempo reale, permette di agire in modo tempestivo sui sistemi agricoli riducendo gli sprechi e prevenendo il diffondersi di fitopatie a carico dei campi coltivati. In questo sistema complesso, dunque, la sinergia tra i professionisti della produzione primaria e i professionisti della trasformazione costituisce un connubio imprescindibile per lo sviluppo del sistema agroalimentare e per la tutela degli stakeholder più importanti, ovvero l’ambiente ed i consumatori.

“I tecnologi alimentari svolgono un ruolo poco conosciuto ma fondamentale, e questo convegno ha voluto porre l’attenzione proprio sulla loro importanza all’interno dei processi di produzione degli alimenti", ha dichiarato Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare. "La tecnologia applicata al settore alimentare ha consentito a tutti di poter accedere a cibi sicuri e certificati, ottenuti attraverso processi di trasformazione delle materie prime rispettosi delle loro qualità nutrizionali e organolettiche. Le tecnologie alimentari e la ricerca scientifica stanno favorendo la transizione verso una filiera agroalimentare di alta qualità che soddisfi i nuovi e sempre più articolati bisogni dei consumatori”.

Da parte sua, Laura Mongiello, presidente del Consiglio dell'Otan, ha dichiarato: “Questa iniziativa, la prima di una lunga serie che organizzeremo insieme a Federalimentare, ha come intento quello di costruire un percorso volto a contribuire alla gestione della complessità della filiera agroalimentare, nella consapevolezza che non esiste progresso senza scienza, e la scienza degli alimenti, svolge da sempre un ruolo cruciale sull’evolversi della società".

"Le sfide che ci attendono sono tante e importanti", ha aggiunto Mongiello, "a cominciare dal dover garantire a tutti l’accesso al cibo sicuro da un punto di vista igienico-sanitario, nutriente e di elevata qualità, nel rispetto dell’ambiente e dei principi etici. In questo senso, la ricerca e le tecnologie agroalimentari diventano uno dei pilastri sui quali costruire risposte efficaci, e su questo percorso si muove l’Ordine dei tecnologi alimentari che vigila sul rispetto di un rigido codice deontologico, e quindi dei principi etici, dei suoi iscritti”.

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