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CLARA MOSCHINI

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Granarolo: fatturato a oltre 1,6 mld euro (+8,2%) nel 2023

Il margine operativo lordo del gruppo, anch'esso in ascesa (+40,8%), si attesta a 94 mln euro

Il Consiglio di Amministrazione di Granarolo S.p.A., riunitosi il 18 marzo scorso sotto la presidenza di Gianpiero Calzolari, ha approvato il progetto di bilancio che sarà sottoposto all’assemblea degli azionisti in calendario il giorno 22 aprile in unica convocazione. Il fatturato consolidato del 2023 si attesta a 1.617 milioni di euro, in incremento rispetto all’anno precedente di 122 milioni di euro (+8,2%). La variazione del fatturato a perimetro costante e al netto dell’effetto cambi, pari al +8,3%, deriva principalmente dall’inflazione registrata sulle materie prime e sull’energia.

Il margine operativo lordo (Ebitda) del Gruppo si attesta a € 94,0 milioni, pari al 5,8% dei ricavi. I margini registrano un incremento principalmente generato dalla partenza del nuovo piano strategico, orientato verso un’innovazione di prodotto sempre più spinta, un rinnovato focus sui processi industriali teso alla riduzione dei costi, allo sviluppo delle vendite internazionali e al coordinamento delle strategie industriali verso la filiera a monte.

Il risultato operativo (Ebit) si attesta a € 32,3 milioni, pari al 2,0% dei ricavi di vendita, in incremento di € 28 milioni rispetto al 2022. Il Gruppo è riuscito ad assorbire un impatto dell’inflazione di circa € 188 milioni del 2022 e di circa € 35 nel 2023 relativi a materia prima, energia, imballaggi, logistica, costo del denaro. Il risultato netto dell’esercizio registra un utile pari a € 9,2 milioni in incremento di 7,1 milioni rispetto all’esercizio precedente.

La posizione finanziaria netta si attesta pari a 178,4 milioni di euro evidenziando un miglioramento di 120 milioni di euro rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2022 con una leva finanziaria pari a 1,7x. Il miglioramento riflette principalmente l’impatto positivo derivante dall’aumento di capitale di 160 milioni di euro finalizzato in giugno 2023, al netto dell’attività di investimento per circa 30 milioni di euro e dell’aumento delle passività finanziarie per oltre 14 milioni di euro per effetto delle variazioni di perimetro.
 
Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 7 milioni di euro. Le vendite del Gruppo sono tradizionalmente concentrate in Italia per il 62% dei ricavi; le vendite in Europa sono aumentate del 7,7% e quelle sui mercati extra europei sono in leggera flessione per effetto principalmente del calo dei volumi dei formaggi duri verso il Canada, in parte compensata dall’incremento dei volumi nell’area Mea (Middle East and Africa). Complessivamente sui mercati esteri il fatturato raggiunge il 38% del fatturato totale e si conferma la principale opportunità di crescita del Gruppo.

L’operazione di rafforzamento patrimoniale avvenuta nel corso del 2023 è funzionale alla realizzazione del piano strategico 2023-2027 del Gruppo Granarolo, che prevede sia importanti obiettivi di crescita organica sia operazioni straordinarie finalizzate al rafforzamento del posizionamento competitivo del gruppo in Italia e all’estero.
 
“Siamo soddisfatti del risultati raggiunti nel corso del 2023. Filiera e mercato sono asset fondamentali della nostra natura di impresa. Stiamo lavorando a una Stalla del Futuro e a una Fabbrica del Futuro in cui l’intelligenza artificiale ci consentirà di far fronte anche ai nuovi rischi", commenta Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo S.p.A. "Protagonisti di questo cambiamento epocale saranno i giovani che ci stanno affiancando, le nuove generazioni di allevatrici e allevatori, i nostri operai e manutentori che stanno lavorando alla loro stessa crescita formativa, le colleghe e i colleghi del marketing, della qualità e della ricerca e sviluppo che stanno costruendo il nostro nuovo Innovation Center. Trasversale a tutto quanto sarà il nostro impegno a progettare un domani produttivo nel segno della sostenibilità, in stalla e in fabbrica, si tratti di energie alternative (penso al biometano consortile e al fotovoltaico, per esempio), di manutenzione predittiva o intelligenza artificiale messa al servizio della gestione ordini per ridurre i resi. Guardiamo con serenità al prossimo futuro, certi di saper interpretare il mandato che ci siamo presi verso noi stessi e verso i nostri consumatori”.

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