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CLARA MOSCHINI

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L'Ue tira il freno sull'import di grano dall'Ucraina

Dopo aspre polemiche, la Commissione impone di limitare le importazioni di cereali

L'Ue dice sì a un altro anno di stop ai dazi sulle importazioni alimentari dall’Ucraina. La decisione è stata presa ieri dal Consiglio europeo: dopo un ultimo breve negoziato inter-istituzionale tra Parlamento e Consiglio stesso i due co-legislatori sono arrivati a un’intesa provvisoria sulla proroga delle misure di liberalizzazione commerciale per l’Ucraina fino al 5 giugno 2025, ma con due ‘freni di emergenza’ nel caso di difficoltà per gli agricoltori europei.

Il regolamento rinnovato si applicherà dal 6 giugno 2024 al 5 giugno 2025 e riguarda il mantenimento della sospensione di tutti i dazi doganali e i contingenti in sospeso ai sensi del Titolo IV dell'Accordo di associazione tra l'UE e l'Ucraina che istituisce una zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA). Il regolamento includerà anche due meccanismi di salvaguardia per proteggere il mercato dell'Ue:

  1. una versione rafforzata del meccanismo esistente, che si applicherà sulla base di un monitoraggio regolare, consentendo alla Commissione di imporre qualsiasi misura di salvaguardia se sono soddisfatte condizioni specifiche;
  2. un nuovo meccanismo di salvaguardia automatico che obbligherà la Commissione a reintrodurre contingenti tariffari se le importazioni di pollame, uova, zucchero, avena, mais, semole e miele supereranno la media aritmetica dei quantitativi importati nel 2022 e 2023.

Elementi chiave dell'accordo provvisorio sono:

  • l'estensione del campo di applicazione del meccanismo automatico di salvaguardia a quattro ulteriori prodotti (avena, mais, semole e miele);
  • la riduzione del periodo di tempo per l'attivazione della salvaguardia automatica (da 21 a 14 giorni); 
  • l'impegno della Commissione a rafforzare il monitoraggio delle importazioni di grano e altri cereali e a utilizzare gli strumenti a sua disposizione in caso di perturbazioni del mercato.

Questo rinnovo, sottolinea il comunicato ufficiale, riafferma "l'incrollabile sostegno politico ed economico dell'Ue all'Ucraina, dopo due anni di aggressione militare ingiustificata e immotivata da parte della Russia". Allo stesso tempo, l'Ue ha deciso di rafforzare la protezione dei prodotti agricoli sensibili "rafforzando le salvaguardie già incluse nell'attuale regolamento sulle misure temporanee di liberalizzazione degli scambi, al fine di prendere in considerazione qualsiasi impatto negativo sul mercato di uno o più Stati membri, piuttosto che solo sul mercato dell'Ue nel suo complesso, come avviene ora". 

Verrà, inoltre, aggiunta una nuova salvaguardia automatica per alcuni prodotti sensibili, come pollame, uova, zucchero, avena, mais, semole e miele.
"Le misure commerciali autonome (ATM) -aggiunge la nota- consentiranno all'Ucraina di continuare a generare il proprio reddito dai flussi commerciali con l'Ue, il che è importante per sostenere la sua economia in circostanze molto difficili". 

I prossimi passi prevedono che il Parlamento europeo e il Consiglio approvino l'accordo provvisorio. La Commissione per il commercio internazionale del Parlamento europeo e gli ambasciatori dell'Ue (Coreper) saranno invitati a confermare l'esito dei negoziati interistituzionali nel corso della giornata. La posizione del Parlamento in prima lettura dovrebbe poi essere adottata in una delle sessioni plenarie di aprile. Il regolamento dovrà poi essere adottato dal Consiglio, firmato dai rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo e pubblicato nella Gazzetta ufficiale, prima di entrare in vigore il 6 giugno 2024.









 

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