La proposta di Ursula von der Leyen concernente l'imposizione di dazi sui cereali a carico di Russia e Bielorussia (leggi notizia EFA News) è stata rimandata al mittente da Mosca. "I consumatori in Europa ne soffrirebbero sicuramente", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda sull'argomento.

Secondo Peskov, quello che arriva da Bruxelles è "un altro chiaro esempio di concorrenza sleale". Chiamato in causa sui piani dell'Unione Europea per i beni russi sequestrati, il portavoce ha detto che ci saranno "gravi conseguenze per coloro che li hanno realizzati e per coloro che li hanno implementati".

Sulla stessa lunghezza d'onda, il portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova secondo la quale le possibili misure protezionistiche dell'Unione Europea rischiano di peggiorare la sicurezza alimentare globale. In una dichiarazione su Telegram, Zakharova ha affermato che le azioni dell'Occidente hanno già causato difficoltà nel mercato alimentare globale. “È così che si preoccupa dei Paesi che muoiono di fame? In che modo tali misure contribuiranno a (migliorare) la sicurezza alimentare nel mondo?", si è domandata la portavoce.

Sulla sicurezza alimentare era già intervenuto martedì scorso lo stesso Peskov, sottolineando che un'eventuale imposizione di dazi da parte dell'UE richiederebbe un'ulteriore considerazione e analisi del loro impatto. "Resta da analizzare in che misura e in quali tempi ciò verrà attuato e se lo sarà. È troppo presto per trarre qualsiasi conclusione", aveva sottolineato il portavoce del Cremlino.