Si è spento a novant'anni Antonio Carpenedo, considerato il "rivoluzionario" italiano del formaggio, appassionato della sua terra trevigiana e del lavoro di casaro. Con Carpenedo, infatti, se ne va l'uomo che ha inventato un nuovo modo di pensare e vivere il mondo caseario, visto che proprio con lui è nata e si è sviluppata la tecnica dell’affinamento. Carpenedo lascia la moglie Giuseppina, che lo ha accompagnato per oltre 50 anni e i figli Ernesto, Stefania e Alessandro 

L’anno della svolta per il casaro trevigiano è il 1976 quando, riprendendo una tecnica contadina iniziata per necessità durante la Grande Guerra, inventa il primo "formaggio Ubriaco" della storia. Decide quindi di registrare il marchio Ubriaco come metodo di affinamento e trasformazione gourmet dei formaggi, e di proprietà esclusiva dell’azienda. 

Dal 1976, dunque, la Casearia Carpenedo situata a Camalò di Povegliano (TV) è diventata il primo laboratorio di affinamento caseario riconosciuto in Italia. Non solo. Nella sua carriera, Carpenedo ha inventato il metodo "Tuta", acronimo che sta per Tempo, umidità, temperatura e ambiente: in pratica si tratta di una tecnica che integra questi elementi essenziali per ottenere un prodotto di qualità superiore econ un gusto esclusivo.