Biodiversità, Regione Sicilia dà il via al Bando oceani
Fino al 24 maggio le domande per l’assistenza tecnica sulla missione Ue “Ripristinare i nostri oceani e le nostre acque”
La Regione Sicilia si attiva per la biodiversità e comunica che, fino al 24 maggio, si possono presentare le domande per l’assistenza tecnica sulla missione Ue “Ripristinare i nostri oceani e le nostre acque”. Gli operatori pubblici e privati di porti, isole e comunità di pesca che aderiranno alla missione europea “Ripristinare i nostri oceani e le nostre acque” hanno la possibilità di ottenere assistenza tecnica per lo sviluppo dei loro progetti. Lo rende noto l'assessorato regionale delle Infrastrutture e della mobilità che anche quest’anno si fa promotore in Sicilia della missione dopo l'adesione a partire dal 2022.
L'iniziativa dell’Unione Europea è stata messa a punto per conseguire entro il 2030 gli obiettivi di protezione e ripristino degli ecosistemi e della biodiversità, di inquinamento zero, decarbonizzazione e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra con lo scopo di arrivare alla neutralità climatica negli oceani, nei mari e nelle acque europee.
Entro il 24 maggio, sottolinea il comunicato della Regione, "aderendo alla missione, è possibile candidarsi anche per ricevere assistenza tecnica sui progetti attraverso le valutazioni e il supporto di esperti su aspetti chiave come la fattibilità normativa, tecnica, economica, operativa, ambientale e commerciale".
Tra i possibili beneficiari rientrano Regioni, enti locali, autorità portuali, Ong o enti equivalenti coinvolti in attività di sviluppo dei porti o di pesca sostenibile, le associazioni di categoria impegnate nelle iniziative di sviluppo locale ma anche organizzazioni professionali, operatori privati e start-up, pescatori, armatori, operatori ed equipaggi di pescherecci, produttori del settore dell’acquacoltura, navi da ricerca, ambientalisti, ricercatori e scienziati del mare.
"Alcune delle azioni in linea con gli obiettivi della missione -aggiunge la nota- sono quelle riguardanti la transizione energetica e l'economia circolare nei porti ma ci sono anche il controllo dell’impatto delle attività portuali e della pesca, la riduzione della produzione di rifiuti, emissioni di carbonio e inquinanti, l’introduzione di tecnologie alternative e il miglioramento della connettività".
EFA News - European Food Agency