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CLARA MOSCHINI

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Electrolux, conti in profondo rosso, si dimette l'ad Samuelson

Primo trimestre: fatturato in calo del 5%, utili precipitati del 181%. Il presidente e ceo dimissionario dal 1° gennaio 2025

Il gruppo Electrolux vede sempre più nero. A conferma della crisi che colpisce la multinazionale, non solo in Italia, sono i numeri del rapporto intermedio del primo trimestre 2024 chiuso con un fatturato netto di 31.077 milioni di corone svedesi pari a oltre 2,65 miliardi di Euro, in calo del 5% rispetto a 32,7 miliardi del primo trimestre 2023 (quasi 2,8 miliardi di Euro): le vendite organiche sono diminuite del 3,7%, soprattutto a causa dei prezzi negativi (erano positive a +1,1% nel primo trimestre 2023). L'utile operativo è stato di -720 milioni di corone svedesi, pari a oltre 61,4 milioni di Euro, in discesa libera da -256 milioni di corone di un anno fa (21,8 milioni di Euro), corrispondente a un margine del -2,3% (dal -0,8 del 2023): l'utile in un anno ha perso il 181%.

Secondo la nota ufficiale, l'indebolimento della domanda di mercato ha comportato una riduzione dei volumi per il gruppo, ad eccezione dell'America Latina, dove l'aumento della domanda dei consumatori ha contribuito ad aumentare le vendite. L'area di business Nord America ha registrato una perdita operativa di 1,2 miliardi di corone (102 milioni di Euro), "dovuta principalmente alla continua pressione sui prezzi". 

"Il 2024 è iniziato in modo simile a come si è concluso il 2023, con l'effetto cumulativo dell'inflazione elevata, dei tassi di interesse alti e delle tensioni geopolitiche che hanno continuato a pesare sul sentimento dei consumatori, rimasto debole nei nostri principali mercati -spiega l'attuale presidente e ceo Jonas Samuelson-. Sebbene gli indicatori di fiducia dei consumatori sembrino aver toccato il fondo, questo non è ancora visibile nella domanda dei nostri principali mercati, ad eccezione dell'America Latina". 

"La debolezza dell'edilizia residenziale e dell'attività di ristrutturazione ha continuato a determinare un indebolimento della domanda di mercato nell'importante categoria delle cucine da incasso in Europa -continua il ceo-. La pressione sui prezzi in Nord America e l'elevata attività promozionale in altri mercati che hanno caratterizzato l'ultima parte del 2023 sono proseguite nel primo trimestre. Il risultato è stato un prezzo negativo su base annua. Prevediamo che anche nel secondo trimestre i prezzi saranno negativi rispetto all'anno precedente per il gruppo nel suo complesso. Tuttavia, prevediamo che l'intensità promozionale in Nord America si modererà sequenzialmente nel corso dell'anno".

"La nostra capacità di continuare a generare un mix positivo in questo difficile contesto di mercato -aggiunge Samuelson- dimostra che la nostra attenzione a rafforzare la nostra posizione nelle categorie medie e premium continua ad essere efficace. L'accoglienza positiva dei nostri prodotti ha continuato a riflettersi nelle alte valutazioni dei consumatori nel primo trimestre. Prevediamo di accelerare ulteriormente il contributo del mix con la ripresa del sentimento dei consumatori e con l'aumento della quota di vendite delle nuove abitazioni e delle ristrutturazioni".

"Continuiamo a portare avanti con successo le attività di riduzione dei costi, notevolmente ampliate, precedentemente descritte in risposta alla crescente pressione competitiva e alla debolezza del mercato -prosegue il ceo-. Abbiamo ancora molto lavoro da fare per raggiungere l'ambizioso obiettivo di quest'anno di un risparmio di 4-5 miliardi di corone svedesi (da 341 a 426 milioni di Euro, ndr), ma l'obiettivo è in vista. Come comunicato in precedenza, l'impatto positivo sugli utili derivante dalla struttura semplificata e dalle misure di riduzione dei costi dei prodotti è previsto soprattutto nella seconda metà dell'anno. Le nostre iniziative strategiche di dismissione di attività non strategiche procedono a velocità diverse, adattandosi alla situazione geopolitica e al contesto di mercato. La liquidità del Gruppo rimane forte, con una liquidità totale, comprese le linee di credito revolving, di 32 miliardi di corone svedesi (quasi 2,8 miliardi di Euro, ndr)".

"In linea con le prospettive comunicate in precedenza per il 2024 -dice ancora Samuelson-, prevediamo che il contributo organico agli utili da parte di volume, prezzo e mix combinati per il gruppo sarà negativo nell'intero anno 2024. I nuovi livelli di prezzo di mercato stabiliti verso la fine del 2023 sono rimasti in gran parte nel primo trimestre. Per l'intero anno 2024, si prevede che il prezzo negativo sarà parzialmente compensato dalla crescita delle nostre categorie principali, come i prodotti premium per la lavanderia e la cucina con i nostri marchi principali Electrolux, AEG e Frigidaire. Prevediamo che i fattori esterni saranno positivi per l'anno in corso, soprattutto grazie alla riduzione dei costi delle materie prime, mitigata tuttavia dagli effetti negativi della valuta".

Il commento ai numeri di bilancio del primo trimestre è stato, di fatto, uno degli ultimi atti della gestione Samuelson. Il presidente e ceo, infatti, dopo più di otto anni come amministratore delegato e 16 anni nel team di gestione del gruppo, ha informato il consiglio di amministrazione che lascerà la sua posizione e il cda il 1° gennaio 2025. Il consiglio avvierà ora un processo di selezione del suo successore. 

"Ho avuto il privilegio di servire per quelli che saranno nove anni come presidente e amministratore Delegato, quindi ho ritenuto che l'inizio del prossimo anno fosse un buon momento per passare il testimone a un successore che possa dedicare tutte le energie a guidare questa grande azienda verso la prossima fase nei prossimi anni -ha dichiarato Samuelson-. Abbiamo definito una chiara direzione strategica che si concentra sui segmenti medio e premium attraverso i nostri marchi premium, le nuove architetture di prodotto modularizzate e l'innovazione sostenibile e guidata dall'esperienza del consumatore. L'implementazione della nuova organizzazione semplificata e focalizzata è in corso e stiamo raggiungendo i nostri ambiziosi obiettivi di riduzione dei costi".

"Con questo annuncio -prosegue Samuelson-voglio dare al consiglio di amministrazione tutto il tempo necessario per trovare il giusto successore, mentre io continuerò a dedicarmi completamente all'azienda durante il resto dell'anno. Al momento non ho intenzione di assumere altri ruoli operativi dopo aver lasciato il Gruppo e sarò disponibile a supportare l'azienda e il mio successore anche dopo il 1° gennaio 2025".

La notizia no poteva non suscitare commenti all'interno della stessa multinazionale. "Il consiglio di amministrazione e io rispettiamo e comprendiamo pienamente la decisione di Jonas di lasciare la sua posizione a partire dal 1° gennaio 2025, dopo aver guidato con successo il gruppo per molti anni -ribadisce Torbjörn Lööf, presidente del cda-. L'annuncio anticipato dà al consiglio il tempo sufficiente per svolgere un'accurata procedura di selezione per trovare un successore".

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