It does not receive public funding
Editor in chief:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Turchia chiude agli scambi commerciali da/verso Israele

Giro di vite di Erdogan affinché siano autorizzati gli aiuti umanitari a Gaza

Congelati rapporti commerciali del valore di $ 6,8 mld. I fertilizzanti tra le merci bloccate già un mese fa. La nuova misura a partire da oggi. Tel Aviv: "Erdogan si comporta da dittatore"

La notizia era circolata già ieri come indiscrezione giornalistica. In seguito è stata confermata dallo stesso governo di Ankara: la Turchia ha rotto unilateralmente le relazioni commerciali con Israele. Il primo commento è stato quello del ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, che ha definito il presidente turco Recep Erdogan “un dittatore” che “sta rompendo gli accordi commerciali internazionali” e “ignora gli interessi del popolo e degli uomini d’affari turchi”.

La guerra economica tra i due Paesi del vicino Oriente era già nell'aria dallo scorso mese, quando il ministero del Commercio turco aveva annunciato un pacchetto di sanzioni, riguardanti 54 prodotti e materiali grezzi, tra cui figuravano ceramiche, fertilizzanti, marmo e acciaio. Ora il blocco totale di qualunque forma di import ed export. Un passo senza precedenti nella misura in cui nel 2023, gli scambi commerciali tra i due Paesi hanno prodotto un volume d'affari di 6,8 miliardi di dollari. “La Turchia applicherà queste misure in modo rigoroso fino a quando il governo israeliano non garantirà il pieno accesso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza”, dichiara ufficialmente il ministero.

"Erdogan sta rompendo gli accordi, bloccando i porti per le importazioni e le esportazioni israeliane. Questo è il modo in cui si comporta un dittatore, ignorando gli interessi del popolo e degli uomini d'affari turchi e ignorando gli accordi commerciali internazionali", commenta su X il ministro degli Esteri israeliano Katz, che ha promesso l'impegno del proprio governo nel "creare alternative al commercio con la Turchia, concentrandosi sulla produzione locale e sulle importazioni da altri Paesi. Israele emergerà con un'economia forte e audace. Noi vinciamo e loro perdono", ha aggiunto il ministro degli Esteri israeliano.

lml - 40394

EFA News - European Food Agency
Similar
◄ Previous page