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CLARA MOSCHINI

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Macfrut: tutte le "luci" sulle piante officinali

Nel corso della fiera si fa il punto sulle coltivazioni indoor e sulle applicazioni in ambito farmaceutico

Piante officinali coltivate indoor, prodotti di quarta gamma evolutiva, gelato alle spezie. Sono alcuni degli eventi della prima giornata di Macfrut (mercoledì 8 maggio) aperta con il pieno di pubblico nei padiglioni fieristici di Rimini. 

Vertical farming: l’importanza delle collaborazioni multidisciplinari, cruciali nel mondo accademico, incrociano le pratiche agronomiche innovative a tutto vantaggio della salute e della qualità della vita. Senza dimenticare la necessità di una ricerca pressoché continua, come ha sottolineato Andrea Primavera, presidente della Federazione Italiana Produttori Piante Officinali (Fippo). È intorno a questi concetti che si è sviluppato il convegno “Facciamo luce sulle piante officinali: Esperienza di coltivazione indoor e applicazioni in ambito farmaceutico”, condotto dalla giornalista Rosaria Amato all’interno del Salone Spices&Herbs Global Expo, dedicato a piante officinali, erbe e spezie. Promosso dal Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna (Team di Ingegneria Agraria - Strutture e ambiente), l’appuntamento ha messo a confronto il mondo della ricerca universitaria e i suoi giovani docenti insieme a quello imprenditoriale nella diretta applicazione in campo protetto, concludendo poi il convegno con una visita guidata a delle vere e proprie piccole farm, adatte alla realizzazione di orti domestici.

L’evento si è concentrato proprio su questo ambito di applicazione in relazione ai risultati che la ricerca sta ottenendo, in merito alla possibilità di incrementare le rese attraverso sistemi di coltivazione bio-ingegnerizzati ad hoc come nel caso di ricette luminose specifiche per ogni coltura (portate avanti ad esempio su Pervinca del Madagascar, Coleus e Taus Baccata). Il professor Daniele Torreggiani del Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna, tra gli organizzatori dell’evento, ha spiegato come il settore della coltivazione indoor di piante officinali e medicinali attraverso sistemi di illuminazione artificiale, rappresenti un’opportunità in grado di sbloccare potenti sinergie a livello di filiera, coinvolgendo sia i coltivatori che le imprese che forniscono soluzioni tecnologiche, impianti e attrezzature per il comparto, sino a quelle della trasformazione di prodotti per la cura della persona.

È toccato al dottor Alessandro Quadri illustrare i principali risultati ottenuti dal team del Laboratorio di Ingegneria Agraria e dei Biosistemi del Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna, nell'ambito di ricerche svolte in collaborazione con altri colleghi del dipartimento e con altri dipartimenti dell’ateneo bolognese che hanno consentito di ottenere incrementi di resa di tali composti rispetto sia alla coltivazione in pieno campo che alla coltivazione indoor con luci convenzionali. La leva sfruttata nelle sperimentazioni condotte è infatti costituita da una modulazione sia in intensità che in qualità della luce Led che viene impiegata anche in combinazione con altri sistemi di biostimolazione innovativi.

A seguire il dottor Michele Protti, del Laboratorio di Analisi Farmaco-Tossicologiche del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell'Università di Bologna, laboratorio che collabora con il team di ingegneria agraria nelle ricerche sopra richiamate, ha concentrato l’attenzione sulle implicazioni che tali sistemi di coltivazione innovativi possono avere per le aziende farmaceutiche e non solo. Hanno completato il programma le testimonianze di due importanti imprese del settore: Massimo Lucchini di Idromeccanica Lucchini, che ha ricordato come si è arrivati a Cultipharm, oggi un parco di 6.000 metri quadrati, partendo ai tempi di Expo nel 2015 con la prima serra verticale italiana. Vincenzo Spaccapeli di Eatour ha dimostrato come si stia passando dal paradigma dell’orto “fuori casa” all’orto domestico, a portata di ogni spazio, presentando ‘dal vivo’ una soluzione modulare di coltivazione indoor per la produzione di piante officinali.

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