L'edizione di Macfrut appena conclusa fotografa un "bicchiere mezzo pieno". A dichiararlo, a margine della fiera, in una intervista ad Agricolae, è Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, che valuta assai positivamente l'andamento delle esportazioni ortofrutticole italiane, "che continuano a crescere di un più 10%. Ottimo valore", osserva Scordamaglia, "se si considera che l'export complessivo italiano, non solo agroalimentare, è rimasto sostanzialmente stabile, mentre ci sono difficoltà sul mercato interno dove i consumi di ortofrutta continuano a calare, allontanando quello che è il modello alimentare italiano dalla dieta mediterranea che ci ha fatto i più longevi al mondo”.

Secondo il numero uno di Filiera Italia, servono "interventi da un lato per comunicare il valore aggiunto dell'ortofrutta in una dieta equilibrata, aumentare il potere d'acquisto dei consumatori più deboli, intervenire nei confronti di quei produttori, 30% delle aziende agricole nazionali, che hanno ridotto drasticamente il proprio fatturato di produzione nel 2023 di oltre il 20%, ma che proprio per questo potranno utilizzare lo stop ai debiti, la moratoria sui debiti che il nuovo decreto porterà rapidamente come strumento".

"Nel contempo molto utile anche il riequilibrio delle posizioni negoziali all'interno della filiera produttiva, con le nuove regole sul contrasto alle pratiche commerciali sleali che aiuteranno tanto soprattutto chi, come i produttori di ortofrutta, ha un prodotto deperibile e come tali ancora più sensibile”, conclude Scordamaglia.