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CLARA MOSCHINI

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Coldiretti e Filiera Italia: no a riconoscimento Igp riso basmati dal Pakistan

Rischio dazi e ripercussioni sul mercato italiano con gravi conseguenze per la filiera risicola nazionale


Nonostante l'istituzione, poco più di una settimana fa, del tavolo di concertazione riso (vedi articolo EFA News) Coldiretti e Filiera Italia, in rappresentanza della filiera risicola italiana, hanno inviato una lettera al ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida per ribadire la "profonda contrarietà al riconoscimento dell’Igp Basmati proposto dal Pakistan". La richiesta, che segue quella presentata precedentemente dall’India nel 2020 e ora in fase di stallo, solleva diverse criticità di natura tecnica. 

Coldiretti e Filiera Italia evidenziano in un comunicato ufficiale, come "l’adozione di tale riconoscimento potrebbe generare l’esenzione dai dazi del riso lavorato basmati Igp importato, con conseguenti ripercussioni sul mercato italiano e gravi conseguenze per la filiera risicola nazionale".

"Questa scelta -aggiunge la nota- potrebbe portare, secondo Coldiretti e Filiera Italia, a un crollo della valorizzazione del riso di tipo Indica europeo e all’abbandono della coltivazione del lungo B, con un aumento della produzione di riso Japonica (Tondo, Medio e Lungo A) e conseguente crollo delle quotazioni anche per questo gruppo varietale". 

"Inoltre -prosegue il comunicato-, non sarebbe garantito il principio di reciprocità in termini di sostenibilità sociale ed ambientale nel processo di produzione del riso in Pakistan".

Come rilevano i dati di UNICEF, infatti, sono complessivamente 77 milioni i minori, di età compresa tra 7 e 14 anni, "che lavorano nell’Asia meridionale dei quali l’88% in Pakistan, il 40% in India e il 10% nello Sri Lanka". Mentre, "dal punto di vista ambientale, in Pakistan, così come India, sono utilizzati fitofarmaci da anni vietati in Ue come, ad esempio, il triciclazolo". 

"La filiera risicola italiana -conclude la nota di Coldiretti e Filiera Italia- non può accettare i rischi che deriverebbero da tale riconoscimento. Chiediamo al ministro Lollobrigida, nell’interesse della filiera risicola nazionale di presentare richiesta di opposizione alla domanda di riconoscimento e di promuovere tale opposizione anche tra gli altri Stati dell’Ue".

Fc - 40647

EFA News - European Food Agency
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