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CLARA MOSCHINI

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Marr: ricavi consolidati a 418,1 mln euro nel primo trimestre

Numeri in crescita per la marginalità; utile netto a 1,7 mln euro

Il Consiglio di Amministrazione di Marr, società leader in Italia nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari e non-food, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2024. Il primo trimestre 2024 si chiude con ricavi totali consolidati a 418,1 milioni di euro e nel confronto con i 426,6 milioni del pari periodo 2023 risente anche dell’attuazione di politiche attuate a partire dalla prima parte del 2023 per la gestione dell’inflazione alimentare.

La società spiega che "in conseguenza delle citate politiche, volte ad un recupero del primo margine, migliora la redditività operativa con il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato del primo trimestre 2024 che è pari a 16,6 milioni di euro (14,8 milioni nel 2023) e l’Ebit pari a 7,5 milioni di euro (6,2 milioni nel 2023)". 

Alla fine dei primi tre mesi del 2024 l’Utile netto, che risente di maggiori oneri finanziari netti per effetto delle dinamiche del costo del denaro, si attesta a 1,7 milioni di euro (1,5 milioni nel 2023). Il Capitale Circolante Netto Commerciale al 31 marzo 2024 è pari a 234,1 milioni di euro e si confronta con i 233,5 milioni del 31 marzo 2023.

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2024 è di 260,7 milioni di euro (270,6 milioni alla fine del primo trimestre 2023), mentre al netto dell’applicazione del principio contabile Ifrs 16 è di 181,5 milioni di euro (192,3 milioni del 31 marzo 2023). Il Patrimonio Netto consolidato al 31 marzo 2024 è pari a 354,0 milioni di euro (341,1 milioni alla fine del primo trimestre 2023).

Le vendite del Gruppo Marr nei primi tre mesi dell’esercizio, che storicamente sono di bassa stagionalità, sono pari a 412,5 milioni di euro e si confrontano con i 420,0 milioni del pari periodo 2023. In particolare, le vendite ai clienti del segmento dello Street Market (Ristorazione Commerciale Indipendente) ammontano a 256,7 milioni di euro (250,7 milioni nel primo trimestre 2023); mentre quelle relative ai clienti del National Account (Catene e Gruppi della Ristorazione Commerciale Strutturata e Ristorazione Collettiva) sono pari a 114,6 milioni di euro e nel confronto con i 121,6 milioni del 2023 risentono della flessione di quelle del sotto-segmento della Ristorazione Collettiva (66,1 milioni nel primo trimestre 2024 rispetto a 76,9 milioni nel 2023) per effetto delle pianificate attività implementate a partire dalla prima parte del 2023 per la gestione dell’inflazione alimentare.

Secondo la società, il contesto di mercato si conferma positivo grazie anche al contributo dei flussi turistici stranieri. Nei primi tre mesi del 2024 rispetto al pari periodo 2023 secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio (Congiuntura n. 4, aprile 2024) i consumi a quantità della voce “Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa” in Italia sono aumentati del 3,3%, mentre per TradeLab (Afh Consumer Tracking, aprile 2024) l’incremento del numero di visite alle strutture della ristorazione fuori casa dell’ “Away From Home” (Afh) è stato dell’1% con una crescita a valore dei consumi Afh del 2%.

Le vendite ai clienti del segmento dei Wholesale (per la quasi totalità di prodotto ittico congelato a grossisti) nel primo trimestre 2024 sono pari a 41,2 milioni di euro e nel confronto con i 47,7 milioni del pari periodo 2023 sono influenzate dall’andamento di alcune campagne di pesca rispetto all’anno precedente.

In data 19 aprile 2024 l’Assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo lordo di 0,60 euro per azione (0,38 l’anno precedente) con “stacco cedola” (n.19) il 20 maggio 2024.

Da metà aprile hanno avuto avvio le attività operative della filiale Marr Lombardia, una nuova struttura di 14 mila metri quadri sita a Bottanuco (Bergamo), che va a rafforzare la presenza di Marr in Lombardia, la prima regione italiana per valore dei consumi alimentari fuori casa.

L’andamento dei consumi alimentari fuori casa nei primi quattro mesi dell’anno e quindi dopo i “ponti di primavera” del 25 aprile e 1° maggio, con quest’ultimi penalizzati da condizioni metereologiche non favorevoli (Confesercenti, aprile-maggio, 2024), ha fornito indicazioni positive in vista della stagione turistica estiva.

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EFA News - European Food Agency
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