Sugar Tax. Federalimentare: "Rinvio è vittoria buon senso su ideologia"
Il presidente Mascarino rimarca l'inutilità della norma anche nel combattere l'obesità
I rappresentanti di Federalimentare si dichiarano "molto soddisfatti che il Governo abbia rinviato al 1 luglio 2025 (leggi notizia EFA News) una tassa ingiusta e illiberale come la Sugar Tax che, oltre ad essere una misura depressiva per l’industria alimentare e per l’economia del Paese, non aiuta a combattere l’obesità e le malattie non trasmissibili, così come eminenti medici, professori e studi scientifici hanno dimostrato e dimostrano”. Lo dichiara in una nota il presidente di Federalimentare Paolo Mascarino.
“Questo rinvio, dunque, è una vittoria del buon senso e della scienza contro l’ideologia, a vantaggio dei consumatori e delle imprese", aggiunge Mascarino." Una tassa che, se introdotta, avrebbe anche tradito la storica posizione delle Istituzioni italiane contrarie a policy nutrizionali discriminatorie, che classificano come “non sane” le nostre eccellenze alimentari e appongono ad esse etichette a semaforo e nuove tasse”.
“Aver disinnescato questa tassa di scopo, poco utile per la salute delle persone e molto dannosa per l’industria alimentare", prosegue il presidente di Federalimentare, "è un grande successo per il nostro Paese, e di questo dobbiamo ringraziare il Governo Meloni e il Vice premier Antonio Tajani, che si è adoperato affinché venisse rinviata la Sugar Tax per tutto il 2024. Auspichiamo", prosegue Mascarino, "che dopo le elezioni europee si possa svolgere un lavoro di merito, su solide evidenze scientifiche, che rivedano i principi con i quali la Sugar Tax è stata concepita per abolirla definitivamente. Questo lavoro farà emergere le contraddizioni di una tassa ideologica che non ha concreti effetti positivi sulla salute pubblica ma crea solo distorsioni alle libere scelte dei consumatori, così come avviene per il Nutriscore”, conclude Mascarino.
EFA News - European Food Agency