Grano duro: Sicilia penalizzata da siccità; va meglio nel resto del Sud
Le previsioni del Crea in occasione dei Durum Days 2024 presso la Camera di Commercio di Foggia
“Le previsioni del Crea indicano un calo produttivo, dovuto alle condizioni climatiche particolarmente gravi che hanno interessato l’areale meridionale di coltivazione, soprattutto in Sicilia, mentre, in tutto il resto delle regioni italiane, invece, le stime produttive sono molto buone. Unica incognita è legata all’andamento meteorologico delle prossime settimane che potrebbe compromettere lo stato fitosanitario della coltura. È chiaro che in un quadro così delicato, con gli effetti dei cambiamenti climatici a farla da padrone, diventa fondamentale il contributo della Ricerca”. Così Nicola Pecchioni, direttore del Crea Cerealicoltura e Colture Industriali, in occasione dei Durum Days 2024, l’appuntamento annuale per fare il punto con tutti gli attori della filiera, sulla produzione di grano attesa in Italia e nel mondo, che si è svolto oggi presso la Camera di Commercio di Foggia.
La durogranicoltura – dopo essere arrivata nel nostro Paese ad un importante miglioramento della resa e dell’attitudine pastificatoria - in questi ultimi anni affronta scenari più complessi, sia per la crescita dell’impatto dei cambiamenti climatici (alte temperature, precipitazioni anche intense, ma intervallate da lunghi periodi senz’acqua), sia per la diversità di scelte del consumatore e di sistemi colturali possibili. Le aziende cerealicole hanno estremamente bisogno di stabilità di produzione e qualità e la genetica assieme alla rivoluzione digitale in agronomia possono davvero rappresentare la svolta. Il genoma del grano duro, infatti, non è stato soltanto decifrato, ma costituisce oggi una risorsa per nuovi modelli di selezione basati sulla conoscenza del Dna e facilita lo sviluppo delle Tecnologie di Evoluzione Assistita (Tea).
Le ricerche in corso presso la sede Crea di Foggia stanno sfruttando le nuove tecnologie Next Generation Sequencing (Nsg) per caratterizzare l’agrobiodiversità coltivata del grano duro e successivamente identificare il ruolo che le diverse varianti genetiche hanno sui caratteri importanti per la produzione, come, per esempio, quelle che regolano le fasi del ciclo del grano, le resistenze a tre diverse specie di ruggine (malattie fogliari del grano) la pigmentazione della granella per lo sviluppo di alimenti funzionali: tutte individuate e pubblicate in riviste scientifiche internazionali.
EFA News - European Food Agency