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Giornata mondiale delle api, Confcooperative: serve patto coi consumatori

Celebrazioni oggi 20 maggio 2024. Terriaca: "non è possibile salvare le api se non salviamo anche gli apicoltori"


“Non è possibile salvare le api se non salviamo anche gli apicoltori, obiettivo che si può raggiungere stringendo un’alleanza tra apicoltori e consumatori. Sono questi, infatti, attraverso le loro scelte di acquisto consapevoli di prodotti di qualità, legati al territorio e a chi li produce, che possono salvare il miele italiano e gli apicoltori”. La proposta viene lanciata da Riccardo Terriaca, segretario generale di Miele in cooperativa, associazione che fa capo a Confcooperative Fedagripesca, intervenuto al convegno “La giornata mondiale delle api e degli apicoltori”, svoltosi alla Cantina Frentana di Rocca San Giovanni (Chieti).

“Vorremmo -aggiunge Terriaca- che a partire da oggi la Giornata mondiale delle api diventi anche la Giornata degli apicoltori. I consumatori hanno una funzione fondamentale che può fare la differenza perché sono le loro scelte che possono determinare il futuro degli apicoltori”. La celebrazione della giornata mondiale delle api ha luogo oggi, 20 maggio 2024.

“Se i consumatori continueranno ad orientarsi verso prodotti di scarsa qualità, che arrivano con prezzi inferiori a 2 euro al chilo -prosegue Terriaca- il miele italiano continuerà a soffrire della concorrenza sleale del miele importato e spesso frutto di sofisticazioni e si rischierà lo spopolamento del mondo agricolo. Se, invece, le scelte di acquisto saranno orientate a preferire prodotti di qualità e salubri, che rispettano rigide regole produttive, mieli che siano direttamente collegati agli apicoltori e al territorio in cui essi operano, allora i consumatori contribuiranno a tutelare migliaia di produttori e insieme anche le tante biodiversità del nostro paese, dando un aiuto concreto all'ambiente e alla custodia dei nostri straordinari paesaggi".

Va proprio nella direzione di fornire maggiori informazioni ai consumatori la Direttiva Breakfast, fortemente sostenuta dal ministero dell’Agricoltura e che ha appena avuto il via libera dal Consiglio agricolo Ue, che ha introdotto l’obbligo dell’indicazione d’origine del miele in etichetta.

“Le nuove norme -spiega il presidente del gruppo Miele del Copa-Cogeca Yvan Hennion che è stato tra i relatori del convegno- sono frutto di un lavoro intenso delle cooperative europee che hanno preparato un dossier per la Commissione, in seguito alla constatazione di numerosi casi di sofisticazioni e frodi nel settore apistico. Per aiutare gli apicoltori europei a contrastare la concorrenza di prodotti importati, le nuove regole in tema di etichettatura consentiranno di fornire informazioni ai consumatori sulla qualità del miele e su come viene lavorato. L’obiettivo è garantire trasparenza, dall’alveare alla tavola”. 

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EFA News - European Food Agency
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