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CLARA MOSCHINI

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Red Lobster: oltre 1 mld dollari debiti e bancarotta dietro l'angolo

Il declino inesorabile della catena Usa è iniziato con l'acquisizione da parte di Thai Union Group

Era diventata la più grande catena al mondo nella ristorazione di mare, portando gamberi e aragoste a prezzi accessibili. Ora, però, è arrivato il momento della bancarotta. La società ha dichiarato di avere più di 1 miliardo di dollari di debiti e meno di 30 milioni di dollari in contanti. Intenzione dell'azienda è quella di vendere l'attività ai propri finanziatori: in cambio, riceverà i fondi per rimanere a galla. Nel frattempo si prevede di continuare a chiudere numerosi ristoranti.

Brand noto per i suoi biscotti al Cheddar Bay, le zampe di granchio e le numerose portate a base di gamberi, il marchio si è diffuso in tutti gli Usa negli anni '80 e '90. Con 578 ristoranti in 44 Stati Usa e in Canada, serve 64 milioni di clienti all'anno e genera 2 miliardi di dollari di vendite annuali. Una coda di aragosta su cinque in Nord America viene acquistata da Red Lobster. Ciò non è bastato per evitare la dichiarazione di fallimento.

Tra i motivi del declino indicati da analisti ed ex dipendenti, vi sono la cattiva gestione, la concorrenza, l'inflazione, i pochi investimenti nel marketing, il calo della qualità del cibo e del servizio. Fondata nel 1968 da Bill Darden, uno dei pionieri del pranzo informale negli Usa, l'azienda entrò successivamente a far parte di Darden Restaurants, proprietario di Olive Garden e di altre catene. Nel 2014, Darden ha venduto l'azienda a Golden Gate Capital, una società di private equity, per 2,1 miliardi di dollari. Dal 2020, il distributore di prodotti ittici Thai Union Group, con sede in Thailandia, è il maggiore azionista della catena sulla via del fallimento. La Thai Union possiede il 49% della società.

Sotto la gestione thailandese, la catena di ristoranti di mare statunitense si è avviata al suo inesorabile declino. Dal 2019, il numero dei clienti è crollato del 30%, con una timida ripresa soltanto dopo la pandemia. L'azienda ha avuto cinque amministratori delegati dal 2021. Un gran numero di dirigenti ha rassegnato le dimissioni nell'ultimo triennio, mentre dall'inizio dell'anno, più volte l'azienda ha annunciato il proprio fallimento.

La settimana scorsa, Red Lobster ha iniziato a chiudere 93 ristoranti ma già dall'anno scorso l’azienda aveva smesso di pagare i suoi fornitori. La società prevede di rimanere a galla con un accordo di finanziamento da 100 milioni di dollari, preludio della formalizzazione del fallimento.

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EFA News - European Food Agency
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