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CLARA MOSCHINI

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Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg: a breve interventi su disciplinare di produzione

Nuovo presidente del Consorzio di Tutela, Franco Adami, illustra il suo programma

Franco Adami, il nuovo presidente del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, ha espresso le proprie idee sui primi passi da muovere insieme al nuovo Cda. Le ha espresse a poche ore dalla sua elezione avvenuta nei giorni scorsi (leggi notizia EFA News).

"Innanzitutto ringrazio Elvira Bortolomiol per il lavoro svolto fino a qui con impegno, raccolgo il suo testimone con orgoglio ma anche con responsabilità consapevole dell’importanza di valorizzare i risultati raggiunti sino ad ora”, dichiara Adami. “Il lavoro che ci aspetta sarà impegnativo ma sono convinto che partendo dalla definizione di una visione comune della nostra identità (Chi Siamo) e di quali siano i punti di condivisione con il resto del mondo Prosecco, saremo capaci di promuovere al meglio i nostri valori immateriali e farli così emergere in modo deciso. I nostri primi passi concreti saranno intervenire sul disciplinare di produzione, perché la resa unica, un territorio una sola denominazione, è possibile e utile per promuoverla in modo compatto. Naturalmente occorre anche continuare il percorso intrapreso sino ad ora per una denominazione sempre più sostenibile, nonostante i grandi passi compiuti negli ultimi anni, il nostro impatto sull’ambiente, deve, per quanto possibile, progressivamente diminuire. Infine, dovremo concentrarci sulla conservazione delle Rive, luogo identitario e distintivo”.

Durante il primo Consiglio di amministrazione Adami ha pronunciato un appello chiaro affinché il dialogo in seno alla Denominazione sia condotto con franchezza, trasparenza e coerenza, che saranno le linee guida di condotta che il consiglio si darà nello svolgimento del proprio lavoro.

“Trasparenza”, sottolinea il neopresidente, “significa anche riconoscere che in alcune occasioni è importante accettare il limite di un interesse singolo in favore dell’interesse dell’intera comunità. Nel medio periodo questo comportamento collettivo premierà l’intera comunità”.

Il Consorzio si impegnerà da subito a favore della conservazione delle Rive, le Rive-Rive, come le definisce Adami: su ciò sarà importante intraprendere un duplice percorso che consenta da un lato il lavoro sulla valorizzazione del prodotto, ad esempio creare cuvée che possano riportare in etichetta i diversi luoghi di provenienza, dall’altro lato lavorare sull’assetto paesaggistico soprattutto sul versante della conservazione. Le Rive si reggono su un equilibrio delicato. La loro bellezza e produzione va preservata in particolare dagli smottamenti che le minacciano ormai costantemente, viste le piogge più tropicali che mediterranee. I viticoltori sono sentinelle e operatori attivi delle nostre colline, ma vanno messi nella condizione di poter agire con maggior facilità pur nel rispetto delle norme vigenti. Su questo punto si lavorerà con le amministrazioni locali per trovare un punto di incontro che consentirà alle Rive di continuare a essere luoghi di produzione e di bellezza.
Durante il prossimo Cda saranno eletti i vicepresidenti, poi tutto sarà pronto per cominciare a lavorare insieme.

lml - 41233

EFA News - European Food Agency
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