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CLARA MOSCHINI

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I ristoranti italiani sono al top in Europa con un giro d'affari da 41 miliardi

Importante la crescita delle catene. Biasoni (Aigrim): "Settore con ottime prospettive"

L’Italia è in testa alla classifica europea per volume d’affari dei ristoranti, che nel 2023 ha raggiunto 41 miliardi. Non solo: a livello globale la cucina del Bel Paese vale oltre 240 miliardi di Euro superando il valore raggiunto nel 2022, quando era pari a 228 miliardi di Euro (vedi articolo EFA News). È quanto emerge dalla nuova edizione del report “Foodservice Market Monitor” di Deloitte, presentato in anteprima in occasione della tavola rotonda “Le catene di ristorazione in Italia, tra opportunità e criticità” organizzata da Aigrim, l'Associazione imprese grande ristorazione multilocalizzata nella cornice del convegno “Dire Fare Mangiare” di Edifis. Nel panel, oltre al presidente di Aigrim e ad Chef Express Cristian Biasoni, sono intervenuti Corrado Cagnola, ad Kfc Italia, Sergio Castelli, ad di Areas Italia, Giorgia Favaro, ad McDonald's Italia, Mario Perego, resp. risorse umane di Cigierre, e Andrea Valota, general manager La Piadineria.

Italia sul podio 

L'Italia, dicevamo, è prima in Europa per volume d’affari dei ristoranti. Nel mercato mondiale del Full service restaurant i primi 10 Paesi in termini di dimensioni del mercato rappresentano circa il 77% del totale. L’Italia, nel 2023, si è confermata primo Paese europeo nel segmento Fsr nel 2023 con 41 miliardi di Euro, mostrando una crescita quasi a doppia cifra rispetto all’anno precedente (+9,6% su base annua). 

Nel 2023 la cucina italiana nel mondo vale 240 miliardi di euro, il 19% del mercato mondiale del Full service restaurant, mentre Cina e Usa, insieme, si prendono il 63% ma per un totale di circa 152 miliardi di Euro. La crescita italiana rispetto al 2022 è stata del +5,4%, sorpassando i valori pre-pandemici del 2019, quando il dato era attestato a 236 miliardi di Euro. Stati Uniti, Germania e Brasile sono i Paesi con la maggior penetrazione della cucina italiana sul totale dei Fsr, rispettivamente con il 35%, 23% e 23% del totale. 

Il resto del mondo del foodservice

Nel 2023 il giro d’affari globale del comparto foodservice è arrivato al valore di 2.797 miliardi di Euro: la regione che pesa di più, incidendo per il 42% del mercato globale, è l’Asia-Pacifico (Asia e Oceania). In termine di formati, il cosiddetto Full service restaurant (FSR), ovvero il ristorante “tradizionale” con servizio al tavolo, si conferma la categoria principale, rappresentando il 46% del totale. Il mercato mostra una crescita del 6,5% su base annua nel 2023 sul 2022 e la traiettoria di crescita è allineata ai risultati storici. 

Significativa la crescita delle catene che, ormai, rappresentano un terzo del mercato globale del foodservice e che registrano una crescita di circa il 10% su base annua, principalmente trainate dalle regioni Asia-Pacifico ed Europa, rispettivamente con valori del +14,7% e +12,2%. In Italia, invece, le catene non sfondano: l’incidenza sul totale del mercato italiano rimane piuttosto bassa (10%), anche se la crescita su base annua delle catene nel nostro Paese è allineata all’andamento globale. 

In termini di formati, a livello globale oltre il 60% delle catene nel 2023 appartengono al formato Quick service restaurant (QSR): l’Italia, nonostante la forte crescita rispetto ai valori pre-pandemici delle catene di Qsr, con un tasso di crescita annua del 14.6%, presenta un’incidenza minore (54%) rispetto agli altri Paesi.

"Il comparto Foodservice italiano continua a registrare ottimi risultati e quest’anno il valore globale di quella che possiamo definire come 'cucina italiana nel mondo' è cresciuto ulteriormente -spiega Tommaso Nastasi, partner e Value creation service leader di Deloitte Italia-. Un segnale molto positivo che va di pari passo con i risultati dei 'Full service restaurant': il nostro Paese è il primo in Europa per valore generato. Per quanto riguarda le catene, nonostante l’incidenza in Italia sia ancora relativamente inferiore rispetto alla media mondiale, cioè 10% rispetto al 35%, la traiettoria di crescita è allineata al trend globale".

"A livello globale -prosegue il manager- vediamo che il mercato è in crescita, con una spinta significativa in arrivo dai Paesi asiatici. Tra i trend più interessanti da monitorare c’è una probabile ulteriore crescita dello Street Food, che è sempre più amato dai consumatori di tutto il mondo".

“I dati Deloitte -sottolinea Cristian Biasoni, presidente di Aigrim- fotografano un settore con ottime prospettive e un tasso di crescita 2023-2028 che sfiora il 4%. A livello italiano, di particolare interesse è il settore della ristorazione a catena, per cui sono previsti ampi margini di sviluppo proprio per l’attuale minor penetrazione di mercato. La crescita sarà guidata da alcuni trend principali, quali l’aumento dei consumi food fuori casa e la polarizzazione dei gusti dei consumatori, sempre più attenti all’experience e a scelte di consumo che si traducono nella loro identificazione con i brand”. 

Nuove abitudini

Tra le nuove abitudini di consumo l'indagine di Delotte evidenzia i sempre più diffusi Eatertainment e lo snacking. I consumatori, insomma, ricercano sempre di più un’offerta customizzata, sia in termini di prodotto che di servizio, mostrando un forte interesse nel formato di Eatertainment, ovvero ristoranti che presentano una forte componente di intrattenimento. 

In termini di abitudini di consumo, la sperimentazione della settimana corta in oltre 20 Paesi induce i ristoratori a considerare anche il venerdì come una giornata festiva, favorendone la redditività. Inoltre, aggiunge la ricerca Deloitte, si verifica sempre più frequentemente il fenomeno dello “snacking”, con i consumatori che preferiscono fare più piccoli pasti durante la giornata invece dei pasti tradizionali. 

Le previsioni di Deloitte

Le previsioni di Deloitte per il mercato Foodservice, sono di una crescita a un tasso composto di crescita annuale tra il 2023 e il 2028 del +3,8%, con un possibile valore al 2028 di 3.370 miliardi di Euro. Il trend sarà trainato, principalmente dai Paesi Asia e Pacifico e Row. Per l’America del Nord e l’Europa si prevede una crescita lievemente inferiore rispetto alla media del mercato. Grandi aspettative, invece, sullo Street Food, che potrebbe essere la categoria leader della crescita del mercato nei prossimi anni con un tasso composto di crescita annuale del +5,5%. 

"Il crescente aumento dei consumi fuori casa rende il mercato del food service sempre più attrattivo per i diversi operatori dell’industria del food&beverage -conclude Nastasi-. Le sfide di creazione di valore del prossimo futuro saranno trainate da un modello di business “customer oriented”, aperto anche a bacini internazionali, oltre che una migliore gestione operativa del punto vendita".

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EFA News - European Food Agency
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