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CLARA MOSCHINI

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Cinghiali. Morto a Roma il figlio dell'ex patron della Ferrarelle

L'animale ha tagliato la strada al suo scooter. Gli agricoltori si mobilitano

Ennesimo incidente mortale causato dall'invasione dei cinghiali nelle aree urbane. È successo il 10 giugno a Roma, ma la notizia è rimasta confinata nelle cronache locali. Un uomo di 58 anni è morto intorno dopo essersi scontrato, a bordo del suo scooter, con un cinghiale su via di Santa Cornelia, in zona Cassia. La vittima dell'incidente è Stefano Violati, figlio di Fabrizio Violati, fino al 1987 proprietario delle acque Ferrarelle e Sangemini, e cugino del marito dell'attrice Maria Grazia Cucinotta. Anche l'animale è morto.

Si calcola che nel 2023 sono stati 170 gli incidenti stradali causati dai cinghiali in tutta Italia con morti e feriti. Contro questa situazione sulle strade e le distruzioni nei campi a opera di 2,3 milioni di cinghiali fuori controllo, parte una mobilitazione nazionale degli agricoltori per difendere le campagne assediate dai cinghiali e tutelare la vita dei cittadini sempre più messa a rischio sulle strade.

 Dal 18 giugno prossimo in Lombardia, a Milano, e in Calabria, a Cosenza, migliaia di agricoltori mobilitati da Coldiretti scenderanno in piazza davanti alle Regioni per chiedere un cambio di passo sulle politiche relative ai piani di contenimento degli ungulati, sino ad oggi dimostratesi inefficaci. Gli appuntamenti in circa 1 mese toccheranno tutti i capoluoghi del Paese e che già nel mese di giugno passeranno anche da Sardegna e Abruzzo prima di arrivare in Puglia, nella Marche e via via in tutte le altre regioni.

L’obiettivo delle mobilitazioni è far applicare subito a livello regionale le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno per l’adozione di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica. 

Secondo stime Coldiretti, i cinghiali hanno causato nell’ultimo anno danni all’agricoltura italiana per circa duecento milioni di euro, devastando campi di grano, orzo, mais, ortaggi e persino vigneti. I danni causati dagli animali selvatici non vengono rimborsati che in minima parte e spesso dopo molti anni, con una situazione che ha portato molti a rinunciare a denunciare gli attacchi subiti.

red - 41627

EFA News - European Food Agency
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