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CLARA MOSCHINI

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Unionfood: "Acquistiamo 70% produzione agricola italiana"

Nel 2023 gli associati alla federazione hanno investito circa 3 mld euro in r&d

E' sotto attacco dalla Coldiretti che l'accusa di voler distruggere il food Made in Italy, ma Unionfood risponde coi numeri: sette prodotti agricoli nazionali su 10 vengono acquistati e trasformati dalle industrie alimentari socie di Unione Italiana Food. Lo rivela l’associazione in occasione della sua assemblea annuale, ricordando che, ove possibile, le sue aziende acquistano il 100% della materia prima italiana disponibile. Il Rapporto Annuale di Unionfood racconta lo stato di salute di 530 aziende che danno lavoro a 100mila persone e sostengono l’agricoltura italiana, rappresentano oltre 20 settori merceologici e 900 marchi simbolo del Made in Italy come pasta, dolci, gelato, cioccolato, caffè, pomodoro da industria, surgelati, sottoli e sottaceti, verdure e minestre pronte.

Cresce il fatturato 2023 (56 miliardi, +10%) e gli investimenti non si sono fermati: nel 2023 gli associati ad UnionFood hanno investito circa 3 miliardi di euro in ricerca e sviluppo per innovare, migliorare e rendere più sostenibili filiere, processi e prodotti, rispondere alle esigenze del consumatore, anticipare nuove tendenze di mercato.

“I nostri associati sono grandi aziende centenarie che portano il nostro Made in Italy nel mondo, imprese globali che operano in Italia e tante Pmi familiari. Abbiamo scelto una casa comune, consapevoli delle differenze ma anche di quello che ci accomuna in termini di valori, pensiero imprenditoriale, rispetto per il consumatore", afferma Paolo Barilla (foto), presidente di Unione Italiana Food. "Il Governo ci sta sostenendo nel nostro percorso e siamo sicuri che continuerà a farlo per il futuro. Abbiamo bisogno delle istituzioni per essere sempre più efficaci nell’utilizzo delle risorse disponibili e creare valore per tutta la filiera italiana”.

I prodotti più performanti del 2023 sono stati le conserve di frutta, di pomodori e funghi; zuppe e minestre; salse e sughi pronti; preparati per la panificazione e pasta gluten free. In valori assoluti, il primo comparto rimane il dolciario, con un valore di 18 miliardi di euro. Seguono pasta (8,1 miliardi), surgelati (5,8 miliardi) e prodotti vegetali (5 miliardi).Unione Italiana Food rappresenta il mix tra identità e innovazione che caratterizza l’alimentare italiano: prodotti di qualità, ad alto valore aggiunto, sostenibili e accessibili. E, per questo, amati anche all’estero. Ogni dieci prodotti alimentari italiani consumati nel mondo, 4 provengono da Unione Italiana Food. Con un valore di 21 miliardi di euro, le esportazioni pesano il 38% sul fatturato 2023 dell’Associazione. Un risultato nettamente superiore alla media dell’industria alimentare italiana (27%).

Nel 2023 i comparti più performanti sui mercati esteri sono stati il dolciario (+9%, in particolare le caramelle), i prodotti vegetali (+8%) e il caffè (+6%).Esperti, talenti internazionali, mondo accademico: tante le collaborazioni strategiche accese da Unionfood per rafforzare e promuovere il Made in Italy. Come quelle con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, per la promozione all’estero di una cultura di qualità del “cibo italiano”, con European Institute of Innovation for Sustainability (Eiis) sul tema dello sviluppo sostenibile e con il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari sul tema della formazione. Va in questa direzione anche il primo Agrifood Talent Camp, che ha messo in contatto 20 cervelli under 35 selezionati in tutto il mondo con le più grandi aziende alimentari operanti in Italia per un confronto sulle grandi sfide della sostenibilità e della nutrizione.

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EFA News - European Food Agency
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