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CLARA MOSCHINI

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La Spagna toglie l'Iva sull'olio fino a settembre 2024

La misura valida anche per altri alimenti di base: dopo settembre l'Iva salirà al 2 o al 4% a seconda dei prodotti

Il Consiglio dei ministri spagnolo ha approvato oggi un Regio Decreto per estendere diverse misure di controllo dei prezzi dei beni di prima necessità. La misura è stata presa di fronte alle tensioni economiche causate dall'invasione russa in Ucraina e dai conflitti in Medio Oriente. Secondo il comunicato ufficiale del governo iberico, quello di oggi è un pacchetto legislativo che mantiene le riduzioni dell'Iva sui prodotti alimentari di base, che continueranno a essere tassati al 5% o allo 0%, a seconda della loro tipologia. 

L'olio d'oliva, uno dei prodotti maggiormente monitorati in questo frangente, sarà ora incluso in quest'ultimo gruppo, con l'Iva allo 0%: la tassazione definitiva alla scadenza di queste riduzioni temporanee, che dureranno fino a settembre 2024, sarà del 4% e non del 10%. La riduzione dell'IVA sui prodotti alimentari di base, cioè sugli articoli più importanti del paniere della spesa avviata dal governo con l'arrivo del 2023, è stata una delle misure più efficaci per ridurre le pressioni inflazionistiche causate dalla guerra in Ucraina, sottolinea la nota ufficiale del governo. Per questo motivo, da allora l'esecutivo iberico ha esteso i suoi effetti, "che sono temporanei e scadranno quando il costo di questi prodotti si normalizzerà". 

Nell'attuale momento di prezzi, l'esecutivo guidato primo ministro Pedro Sanchez, "ritiene necessario estendere questa riduzione fiscale a quelli a cui è stata già applicata". Il governo, aggiunge lanota, "ritiene addirittura opportuno estenderla a un prodotto chiave come l'olio d'oliva: in questo modo, potranno beneficiare della riduzione dell'imposta quelli che sono considerati prodotti alimentari di base, tra cui latte, pane, ortaggi, frutta e verdura e uova, che continueranno a essere tassati con l'Iva allo 0%". Inoltre, dice ancora la nota dell'esecutivo, "l'olio d'oliva, un prodotto che fa parte di un settore chiave per l'economia spagnola".

Questa è la seconda riduzione fiscale per l'olio d'oliva, poiché nel primo pacchetto di misure anticrisi l'Iva era stata ridotta dal 10% al 5%. Nella misura approvata oggi, gli altri oli di semi e le paste alimentari manterranno l'aliquota Iva del 5% a cui sono soggetti dal 2023". La riduzione dell'Iva sull'olio d'oliva, sottolinea la nota del governo, "andrà oltre, poiché sarà promossa una riforma della Legge 37/1992, del 28 dicembre 1992, sull'Imposta sul valore aggiunto, in modo che il cosiddetto 'oro liquido' entri a far parte del gruppo di prodotti alimentari di base e quindi avere un'aliquota Iva del 4%".

Ciò significa che l'olio non sarà più soggetto al 10%, ossia all'aliquota applicata prima che il governo di Pedro Sánchez iniziasse ad applicare le misure fiscali anticrisi per combattere gli effetti dello stress bellico. "Queste riduzioni -sottolinea la nota-, che fin dall'inizio erano temporanee e rappresentavano una risposta all'improvviso aumento dell'inflazione dovuto alle conseguenze dell'invasione russa dell'Ucraina, passeranno attraverso due fasi fino al ritorno ai prelievi normali:

  • dal 1° luglio al 30 settembre, le aliquote dello 0% saranno mantenute fino al 30 settembre: le aliquote dello 0% e del 5% rimarranno invariate;
  • dal 1° ottobre al 31 dicembre, l'aliquota dello 0% per i prodotti alimentari di base sarà del 2% e l'aliquota del 5% sarà del 7,5%".

"Questa graduale inversione di tendenza -dice ancora la nota governativa- risponde al mandato conferito dalla Commissione Europea di alleggerire le misure straordinarie adottate negli anni precedenti. Come già indicato all'inizio dell'implementazione di questo pacchetto anticrisi, il Ddl stabilisce che tutte le riduzioni di questo quadro normativo devono essere applicate sul prezzo finale del prodotto e vanno a totale beneficio dei consumatori. Pertanto, in nessun caso devono avere ripercussioni su eventuali profitti aziendali, approfittando di una situazione fiscale più vantaggiosa che è destinata solo ed esclusivamente al paniere dei consumatori".

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EFA News - European Food Agency
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