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CLARA MOSCHINI

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La Spagna difende a spada tratta il suo olio di oliva

Il ministro dell'Agricoltura lo esalta al 1° Congresso mondiale di Madrid

"È un elemento unico della dieta mediterranea, ma non è solo un prodotto alimentare, bensì uno stile di vita e una cultura gastronomica che rappresenta salute e futuro". Come (e, forse, meglio) di un rappresentante dell'industria, il ministro spagnolo dell'Agricoltura, della pesca e dell'alimentazione, Luis Planas, ha sottolineato la "qualità, la bontà e gli attributi organolettici dell'olio d'oliva", che è e rimane secondo Planas un emblema del patrimonio agroalimentare spagnolo. Lo ha fatto alla cerimonia di chiusura del 1° Congresso mondiale sull'olio d'oliva che si è svolto a Madrid dal 26 al 28 giugno, patrocinato dal ministero dell'Agricoltura, della pesca e dell'alimentazione e in collaborazione con il Consiglio oleicolo internazionale (COI) e il Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo (CSIC).. 

Planas afferma che l'olio d'oliva è un prodotto alimentare unico, che offre straordinarie qualità sensoriali, con preziose proprietà nutrizionali e salutari: sottolinea l'importanza delle campagne di comunicazione, come la strategia Food from Spain, per far conoscere la qualità dell'olio d'oliva a un maggior numero di consumatori.

Il ministro ha assicurato che una delle priorità del ministero è quella di mostrare l'olio d'oliva come un prodotto alimentare unico, che offre straordinarie qualità sensoriali, con preziose proprietà nutrizionali e salutari e una comprovata utilità nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Il congresso ha riunito esperti e scienziati nazionali e internazionali che hanno affrontato la situazione attuale e le principali sfide che l'intera catena del valore dell'olio d'oliva deve affrontare. Il ministro ha sottolineato il fatto che le questioni sono state affrontate da diversi punti di vista e il ruolo fondamentale della scienza nella gestione pubblica. 

"Facciamo politiche basate sull'evidenza scientifica, che è fondamentale per essere in grado di affrontare tutte le sfide future che abbiamo" citando, ad esempio, quelle relative al cambiamento climatico. Nel corso del suo intervento, il ministro ha fatto riferimento alle diverse iniziative promosse dal Governo per consolidare la leadership del settore oleario spagnolo e per affrontare una doppia trasformazione, digitale e verde. A questo proposito, ha sottolineato che il suo dicastero ha finanziato diversi progetti per promuovere l'innovazione e i progressi tecnologici nel settore olivicolo.

Planas ha, inoltre, ricordato che la Spagna sta guidando il sostegno all'iniziativa legislativa dell'Unione Europea sulle piante ottenute con nuove tecniche genomiche, che si "adattano meglio agli effetti del cambiamento climatico e che permetteranno di rafforzare la necessaria autonomia strategica e la sicurezza alimentare". In questo ambito, il ministro ha ricordato che pochi giorni fa è stato firmato l'accordo per l'adesione della Banca Mondiale del Germoplasma Olivicolo al Trattato Internazionale sulle Risorse Fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura.

Il ministro ha anche sottolineato l'impegno per la qualità: la Spagna ha 31 denominazioni di origine protette e 2 indicazioni geografiche protette per l'olio d'oliva, segni distintivi che accreditano il carattere speciale degli oli. Il ministro ha sottolineato "il potenziale di consumo che l'olio d'oliva ha ancora nel mondo, dato che attualmente rappresenta appena il 3% della produzione di grassi vegetali, mentre è anche uno dei grassi più salutari". 

Per promuovere l'immagine e la posizione di mercato dell'olio d'oliva in Spagna, il ministero assegna i premi Food of Spain per i migliori oli extravergine d'oliva, nell'ambito della strategia "Food from Spain": a questa iniziativa si aggiunge la campagna "Spain Food Nation", un importante sforzo del Governo per promuovere i prodotti alimentari spagnoli nei Paesi terzi.

Il ministro ha sottolineato la crescente presenza dell'olio d'oliva spagnolo nei mercati internazionali: a livello globale, nel 2023 l'olio d'oliva sarà il secondo prodotto più esportato dalla Spagna, con un valore di quasi 4.500 milioni di Euro. Nel mercato interno, il consumo di olio d'oliva ha mostrato una certa stabilità e Planas non manca di sottolineare la fedeltà dei consumatori a questo prodotto in un periodo in cui ha subito un significativo aumento dei prezzi. Planas ricorda, infine, che il Governo ha approvato martedì scorso in Consiglio dei ministri l'eliminazione dell'Iva per l'olio d'oliva fino al 30 settembre (vedi EFA News), che da fine settmbre andrà al rialzo anche se rimarrà l'aliquota super-ridotta per i beni di prima necessità.

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EFA News - European Food Agency
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