Appena nominato assessore all'Agricoltura e al Commercio della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni deve subito vedersela con la peste suina africana. Per fronteggiare l'emergenza, l'esponente di Fratelli d'Italia, intervistato dal più noto quotidiano torinese, ha prospettato una soluzione piuttosto drastica, ovvero "anche attraverso l’impiego dell’esercito". 

Il neoassessore ha comunque puntualizzato che "il progetto che di più mi sta a cuore è quello di creare una filiera corta che aiuti i produttori d’eccellenza del Piemonte e i negozi di vicinato”. Si tratterebbe di approntare "subito una mappatura totale della popolazione dei cinghiali in Piemonte e sapere da dove arrivano. Quindi coinvolgeremo le associazioni venatorie e valuteremo se si potrà anche usare l’esercito”.

“Pare che questa settimana arriverà il via libera per l’impiego dei militari. Gli allevamenti vanno messi in sicurezza", ha rimarcato Bongioanni, "se lo facciamo la peste suina non entra. Vogliamo far nascere un dipartimento interassessorile con la Sanità che possa lavorare anche su questa e altre emergenze, ad esempio il lupo o un’ipotetica nuova epidemia di aviaria".

Sul piano generale, il neoassessore ha sottolineato di aver richiesto di accorpare agricoltura e commercio “per dare uno sbocco a certe produzioni e per rispondere ai problemi che il mondo del commercio ha chiesto di risolvere“. Tra gli obiettivi del suo mandato, ci sarà quello di “garantire la sopravvivenza dei centri commerciali naturali. Perché in una zona svantaggiata se chiude un negozio non riapre più”, ha detto Bongioanni.