Sindacato alimentare tedesco contro lo strapotere dei supermercati
Contestata la legge che vieta le pratiche commerciali sleali: è considerata "molto al di sotto delle aspettative"
Abuso di potere dei supermercati. È questa la materia attorno a cui gravita l'attenzione in questo momento dell'Ngg- Gewerkschaft Nahrung-Genuss-Gaststätten, ilsSindacato del settore alimentare, delle bevande e della ristorazione. Il sindacato stigmatizza l'emendamento alla legge che vieta le pratiche commerciali sleali considerato "molto al di sotto delle aspettative".
"Nella sua forma attuale -sottolinea il sindacato- il 'Progetto di legge per la modifica dei regolamenti agricoli', che intende contrastare l'abuso di potere di mercato da parte dei rivenditori di generi alimentari in regime di monopolio, è molto al di sotto delle aspettative. Se così rimarrà -sostiene il sindacato NGG- i supermercati potranno continuare a sfruttare la loro supremazia anche in futuro per mettere sotto pressione i fornitori di alimenti con pagamenti collaterali forzati e minacce di delisting".
"Questo -spiega Guido Zeitler, presidente dell'NGG- non solo danneggia la concorrenza leale, ma danneggia anche specificamente i dipendenti, andando a scapito dei salari, delle condizioni di lavoro e della sicurezza del posto di lavoro. Affinché la legge sia davvero utile, deve essere migliorata in modo significativo".
Dal canto suo, il sindacato NGG vede l'urgente necessità di miglioramenti in tre aree in particolare. Chiede, infatti, prima di tutto, che la legge si applichi a tutte le aziende, indipendentemente dal fatto che siano piccole o grandi. A tal fine, sostiene la sigla sindacale, deve essere cancellata (senza essere sostituita), quella che viene giudicata come un'incomprensibile limitazione della legge alle aziende con un fatturato annuo massimo di 350 milioni di Euro.
"Le pratiche commerciali sleali sono sempre sleali, indipendentemente dai destinatari -prosegue Zeiter-. È quindi importante anche evitare che la concorrenza venga distorta a scapito delle piccole e medie imprese".
Il sindacato fondato nel 1949 e che oggi associa quasi 200 mila professionisti del settore, è inoltre, preoccupato per il divieto di tutte le pratiche commerciali riconosciute come sleali. "La nostra esperienza -spiega Zeiter- dimostra che il settore della vendita al dettaglio di generi alimentari è immensamente creativo quando si tratta di utilizzare pratiche commerciali sleali. È necessaria una clausola generale per evitare il gioco del gatto e del topo".
Per intraprendere in futuro azioni fondate contro l'abuso di potere di mercato da parte delle grandi catene di supermercati, è urgente anche la creazione dell'ufficio per il monitoraggio dei prezzi e l'ombudsman, previsto da tempo. "L'ufficio per il monitoraggio dei prezzi -conclude Zeitler- è uno strumento importante che non deve essere seppellito silenziosamente e segretamente con la modifica della legge".
EFA News - European Food Agency