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CLARA MOSCHINI

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Confimprese: nel retail 3.240 aperture nel II semestre

I dati presentati al summit con Jakala e The Innovation Group

Concluso oggi a Stresa l’annuale Retail Summit organizzato da Confimprese in collaborazione con Jakala e The Innovation Group sull’universo retail.

La lettura dei dati del Centro studi Confimprese, in collaborazione con Global Strategy, sull’anno in corso fotografa un mercato in evoluzione e positivo per il retail, che continua a investire aprendo 2.160 nuovi punti vendita nel primo semestre 2024 e una previsione di toccare quota 5.580 nuovi esercizi commerciali nel totale anno 2024, pari a un tasso di aperture del +6,6% sul 2023. Dall’analisi dei dati appare che i retailer dimostrino maggiori dinamicità e ottimismo verso il semestre che si è aperto in luglio con una stima di 3.240 nuovi punti vendita, equamente distribuiti tra diretti e in franchising, con una spinta maggiore nella ristorazione. Buona la ricaduta occupazionale con un impatto positivo nell’ordine di 33.264 nuovi addetti nel settore, di cui 13.200 già nel primo semestre.

"Alla luce di quanto sopra - spiega una nota - si apre oggi una nuova partita per il retail: l’applicazione dell’intelligenza artificiale nelle modalità di vendita e nell’organizzazioni dei negozi fisici. Se non si mette al passo, commette un errore strategico che lo condanna alla marginalizzazione".

Il campione delle aziende rispondenti è composto dal 44% da retailer appartenenti al settore ristorazione, dal 26% da abbigliamento-accessori e dal rimanente 30% da altro retail (al cui interno i settori casa-arredo, elettronica e telefonia sono i più rappresentati).

"Nonostante le tensioni internazionali e le dinamiche macroeconomiche – afferma Mario Resca, presidente Confimprese (oltre 450 brand commerciali, 90mila punti vendita, 800mila addetti) – il 2024 dovrebbe essere un anno positivo per le reti di punti vendita, trainato dal settore della ristorazione. Rispetto alle stime di inizio anno registriamo una buona tenuta del retail che, rispetto al commercio tradizionale, può contare sulla forza del brand sviluppato attraverso le catene distributive. Tuttavia, siamo penalizzati dalla asimmetrie tra off e online. Il mondo del commercio è profondamente cambiato e la riforma del settore è urgente, non è pensabile richiamare e adottare decreti del 1998 o 2001 per le vendite online, quando tale canale era sconosciuto. È necessario che il legislatore riveda l’intero impianto normativo per equiparare i canali di vendita e si renda consapevole che il retail muove complessivamente 445 miliardi di fatturato. È il vero motore dell’economia italiana".

Nelle aperture, sia pure con un consuntivo di oltre 2mila punti vendita messi a segno nei primi 6 mesi dell’anno, le imprese hanno adottato a inizio 2024 una maggiore prudenza nell’espansione delle rete commerciale, anche alla luce del contesto geopolitico internazionale e di un inizio anno non brillante per i consumi in flessione del -0,8% nel progressivo gennaio-maggio 2024 sullo stesso periodo 2023 (dati Osservatorio consumi Confimprese-Jakala). Tuttavia, non si registra una revisione delle previsioni di inizio anno. Il trend è positivo. In particolare, i dati di apertura del II semestre 2024 sono in miglioramento sullo stesso periodo 2023 in cui le aperture si erano fermate a 1.650.

red - 42201

EFA News - European Food Agency
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