Vino: Commissione UE istituisce gruppo di alto livello
Riunione convocata per il prossimo 11 settembre: calo consumi e cambiamento climatico tra le sfide da affrontare
La Commissione Europea ha sollecitato i rappresentanti degli Stati membri dell'Unione Europea a far parte di un team di alto livello sulla politica vitivinicola, in cui verranno discusse le sfide e le opportunità per il settore. Il gruppo terrà la sua prima riunione l'11 settembre 2024: in quell'occasione, saranno invitate anche le organizzazioni degli stakeholder per presentare la loro valutazione della situazione e delle prospettive per il settore vitivinicolo dell'UE. Il commissario europeo per l'Agricoltura Janusz Wojciechowski ha annunciato l'istituzione del gruppo di alto livello durante la riunione del Consiglio Agricoltura e pesca del 27 maggio 2024, in risposta alle richieste del settore vitivinicolo europeo.
"Negli ultimi due decenni, il settore vitivinicolo dell'UE ha rappresentato una storia di successo", si legge in una nota della Commissione. "Incorniciata da un sistema normativo completo, l'UE è stata leader nel mondo, con esportazioni che sono triplicate in valore in quel periodo. Nonostante questo successo e il suo significativo contributo al PIL dell'UE, il settore sta ora affrontando sfide significative a causa di un calo a lungo termine dei consumi interni, di un cambiamento nelle preferenze dei consumatori e di un contesto internazionale instabile e meno globalizzato che colpisce i nostri principali mercati di esportazione. Inoltre, il settore si trova ad affrontare condizioni di produzione e raccolti sempre più imprevedibili a causa del cambiamento climatico".
"Il settore vinicolo dell'UE deve adattarsi a queste nuove realtà e il quadro politico dovrebbe essere idoneo ad accompagnare la transizione richiesta", conclude la nota, ricordando che
l'High-Level Group on Wine Policy fungerà da forum per "affrontare queste sfide ed esplorare possibili soluzioni". Il gruppo si riunirà almeno tre volte e si prevede che fornirà conclusioni e raccomandazioni per futuri sviluppi politici entro l'inizio del 2025.
Il settore vinicolo dell'UE è un pilastro del patrimonio culturale dell'UE e apporta un contributo fondamentale all'economia, alla società e alle aree rurali dell'UE. La filiera del vino migliora la qualità, la sostenibilità e la competitività del settore agricolo dell'UE. Crea circa 3 milioni di posti di lavoro diretti e indiretti a tempo pieno, la maggior parte dei quali nelle aree rurali, e contribuisce con circa 130 miliardi di euro al PIL dell'UE, incluso il valore diretto e indotto generato nell'intera filiera. A livello dell'UE, il settore vinicolo è protetto da un quadro normativo completo e supportato da programmi di sostegno al vino nei paesi produttori di vino.
L'UE è leader mondiale nella produzione di vino (60%), nel consumo (48%) e nel valore esportato (60%). Allo stesso tempo, i cambiamenti sociali e demografici stanno influenzando la quantità, la qualità e i tipi di vino consumati. Il consumo di vino è al livello più basso degli ultimi tre decenni. I vini rossi di punta dell'UE vengono sostituiti da vini più freschi e leggeri o da altre bevande più facili da adattare ai nuovi gusti. I mercati di esportazione tradizionali per i vini dell'UE sono influenzati da una combinazione di de-consumo e fattori geopolitici, che portano a modelli di importazione più irregolari. Inoltre, la produzione sta diventando imprevedibile, data l'estrema vulnerabilità del settore vinicolo ai cambiamenti climatici. La Commissione sta lavorando con gli Stati membri dell'UE per aiutare il settore vinicolo ad adattarsi a queste nuove realtà complesse. Gli ultimi dati sul settore vinicolo sono disponibili nel Wine Market Observatory.
EFA News - European Food Agency