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CLARA MOSCHINI

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Colli Euganei diventano riserva Unesco

Consorzio Tutela locale: "Straordinaria opportunità per nostro territorio e nostri vini"

I Colli Euganei sono stati iscritti nella Lista delle Riserve Mondiali della Biodiversità Unesco. La decisione del Consiglio intergovernativo dell'Unesco che si è riunito ad Agadir in Marocco, ha decretato all’unanimità l'iscrizione nella Lista Mab dell'Unesco.

Le Riserve mondiali Mab Unesco comprendono 748 siti in tutto il mondo di cui 20 in Italia: “luoghi unici al mondo, in cui è possibile assicurare uno sviluppo eco-compatibile e un ambiente vivibile in un contesto globale caratterizzato da processi di rapida urbanizzazione e di eccessivo consumo energetico considerati come fattori scatenanti dei cambiamenti climatici”. Con l’iscrizione dei Colli Euganei, il Veneto totalizza 18 riconoscimenti Unesco, di cui quattro riserve Mab (Po Grande, Delta del Po, Monte Grappa, Colli Euganei).

Il paesaggio dei Colli Euganei è caratterizzato da 81 colline vulcaniche, tra cui l’imponente Monte Venda, che si erge tra terme e pianure verdeggianti adornate da uliveti e vigneti.
Estesa su 15 comuni, l’area è ricca di patrimonio naturale e culturale. La storia vulcanica della regione e le acque termali rendono quest'area il più grande bacino termale d’Europa. Con una superficie totale di 341 km², la Riserva della Biosfera ospita una popolazione di 111.368 abitanti.

Questa regione promuove l’agricoltura sostenibile e l’ecoturismo, garantendo al contempo una governance partecipativa, al fine di gettare le basi per una coesistenza armoniosa tra le attività economiche umane e la conservazione dell’ambiente.

Per il Consorzio di Tutela Colli Euganei, si tratta di "un traguardo importante per il Veneto e per l’Italia, al raggiungimento del quale anche la viticoltura ha contribuito in modo importante".

“L’inserimento dei Colli Euganei nella Lista delle Riserve Mondiali della Biodiversità Unesco è un’opportunità straordinaria per il nostro territorio e per il nostro vino", afferma il presidente del Consorzio Tutela Colli Euganei Gianluca Carraro. "Abbiamo sostenuto sin dall’inizio la candidatura, della quale ci sentiamo parte attiva. La nostra viticoltura è espressione di biodiversità, basti pensare che qui si coltivano oltre 30 vitigni diversi”.

Una biodiversità che passa anche per l’attenzione all’ambiente, con il rispetto dei vincoli paesaggistici, e l’utilizzo di tecniche di coltivazione a basso impatto grazie a cui si preservano centinaia di forme di vita animali e vegetali. “I nostri vigneti coprono una superficie del Parco ragguardevole, oltre 3000 ettari, e contribuiscono alla protezione e alla conservazione del territorio. Con il proprio lavoro quotidiano, i produttori si impegnano nella gestione delle acque, dei boschi e del suolo, un ruolo fondamentale oggi alla luce dei cambiamenti climatici che, sempre più frequentemente, si manifestano in modo evidente”, conclude Carraro.

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