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CLARA MOSCHINI

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Nardini, la prima distilleria d'Italia, riapre le porte del suo "impero"

A Bassano del Grappa tornano visitabili (a singoli o gruppi) le storiche stanze del marchio

La storia della famiglia Nardini è la storia della prima distilleria d’Italia, nata nel 1779 all'ingresso del Ponte Vecchio a Bassano del Grappa e frutto del lavoro di Bortolo Nardini. All’epoca i distillatori si spostavano di maso in maso, con un alambicco mobile, per distillare “conto terzi” le vinacce derivanti dalla produzione del vino e Bortolo Nardini, intrapreso questo "mestiere", giunse fino a Bassano Veneto, poi diventata Bassano del Grappa. Qui ebbe la geniale intuizione di acquistare “Osteria al Ponte” (oggi Grapperia Nardini), sul Ponte Vecchio di Bassano, per produrre grappa con un alambicco in pianta stabile e rivenderla. Di fatto, crea la prima Distilleria d’Italia: nasce la Grappa Nardini, un prodotto divenuto icona della grappa in Italia e nel mondo.


Oggi la Grappa Nardini viene prodotta in impianti moderni e all’avanguardia, ma sempre sotto il vigile occhio del Mastro Distillatore e degli esperti operai. Quei luoghi da cui tutto è nato, però, ci sono ancora e vi si respira proprio l’aria di quei tempi: i vecchi alambicchi, le botti, le bottiglie ultracentenarie e, accanto alle stanze della produzione, le stanze dei salotti con l’angolo bar, o la stube antica, simbolo della gioia di condividere un pasto e una bevuta per riscaldare gli animi. 

Proprio queste stanze, rimaste chiuse per molto tempo, oggi finalmente riaprono al pubblico e alle visite singole o per gruppi rendendo, di fatto, Nardini un patrimonio condiviso. Sotto l’iconico ponte della città di Bassano, progettato da Palladio, sarà possibile immergersi in un vero e proprio viaggio nel tempo. L’ingresso, che ospita la Grapperia, è già di per sé uno straordinario biglietto da visita, e la storia di una grande famiglia sembra intrisa in ogni singolo angolo. 

Nel tour gli ospiti saranno guidati attraverso le caratteristiche stanze, dove la vista sul Brenta e sul Ponte ripagherà del viaggio anche gli avventori più lontani. Il legame della Distilleria con la città si respira forte, prepotente, e la forza di questa unione è visibile anche nel ricordo di momenti storici, come le piene del fiume, i cui segni sono visibili sulle pareti, in memoria di quello che è stato e che, nel bene e nel male, ha contribuito ad un racconto che deve continuare ad essere tramandato di generazione in generazione. 

Di stanza in stanza tutto improvvisamente diventa chiaro e, chiudendo gli occhi, sembra quasi di sentire le voci dei contadini che qui portavano le loro vinacce, degli operai che distillavano notte e giorno. Oppure i momenti di festa e di condivisione. Sì, perché quello che rende un prodotto straordinario è anche tutto ciò che gli sta intorno: se la tecnica costituisce una parte importante, le emozioni, le passioni, il modo di vivere e di pensare di chi lo produce, lo rendono speciale, anzi unico. 

Dopo la visita delle stanze, gli ospiti saranno condotti da una guida in una emozionante degustazione dei prodotti iconici, come la Grappa Nardini, le Grappe Riserva, l’Acqua di Cedro e la Tagliatella. Attraverso storie affascinati e intuizioni sul mondo dei distillati, si avrà così l’opportunità di conoscere più da vicino i segreti della Prima Distilleria d’Italia. 

I tour, di fatto, sono due: 

  1. Tour Nardini Classico. Visita ai locali storici della Grapperia con degustazione dei prodotti iconici della Distilleria: Grappa Bianca, Grappa Riserva 3 anni, Amaro, Tagliatella, Acqua di Cedro;
  2. Tour Nardini Selezione. Visita ai locali storici della Grapperia con degustazione della linea Selezione Bortolo Nardini: Grappa Extrafina, Grappa Riserva 5 Anni, Grappa Riserva 7 Anni e Grappa Riserva 15 Anni in abbinamento a formaggi del territorio. 
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