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CLARA MOSCHINI

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La Gran Bretagna registra il primo crollo della produzione di carne in 10 anni

Nel 2023 del 3,7% su base annua: calo maggiore nella produzione di suini domestici scesi del 10%

Il Regno Unito ha dovuto registrare nel 2023 il primo calo della produzione di carne in dieci anni. A rivelare il crollo è il rapporto "Agriculture in the United Kingdom 2023" che è stato pubblicato a giugno ma che solo nei giorni scorsi ha avuto l'ultimo update definitivo. Secondo la nuova ricerca del governo britannico la produzione di carne è diminuita del 3,7% su base annua: il calo maggiore si registra nella produzione di suini domestici, il cui numero è sceso del 10% a 4,7 milioni di capi.

I bovini sono diminuiti del 3,8% a 1,4 milioni di animali e il numero totale di bovini e vitelli è diminuito dello 0,8% a 9,6 milioni di animali. Nel frattempo, il numero totale di pollame è diminuito del 2,9% a 178 milioni di uccelli, mentre il numero totale di pecore e agnelli è diminuito del 4,1% a 32 milioni di animali. La pubblicazione annuale, che fornisce una panoramica dell'agricoltura nel Regno Unito, ha rivelato che anche la mandria da latte del Paese è diminuita, dello 0,3% a 1,8 milioni di animali, mentre la superficie coltivata a cereali è scesa del 2,7% a 3,1 milioni di ettari. L'indagine ha, inoltre, rivelato che la forza lavoro totale nelle aziende commerciali è scesa dell'1,7% a 462.000 persone.

Per quanto riguarda i fattori che sono giudicati alla base delle riduzioni, secondo il rapporto al primo punto c'è l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia che sembra avere avuto un impatto significativo sui prezzi dei fattori produttivi, tra cui l'energia e i fertilizzanti anche per i produttori agricoli e zootecnici: un altro fatto decisivo è stato la continua carenza di manodopera nel settore ma hanno fatto la loro parte anche l'influenza aviaria e la tubercolosi bovina.

Sempre secondo il report, tra i fattori determinanti del calo nel la produzione di carne c'è anche da annoverare il calo del consumo di carne: i dati del governo, infatti, indicano che il consumo di carne pro capite è diminuito del 14% tra il 2012 e il 2022. Questo perché i consumatori inglesi mangiano meno carne anche in virtù dell'aumento dei prezzi che ha influito non poco sulla loro capacità di acquistare i prodotti del settore.

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EFA News - European Food Agency
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