Beni strumentali: fatturato record nel 2023 ma quest'anno calerà
Federmacchine registra incremento a 56,6 mld euro, export è l'unica voce prevista in crescita
Nel 2023, il fatturato dell'industria del bene strumentale si è attestato a 56,6 miliardi di euro, registrando un incremento del 2,1% rispetto al 2022. Si tratta di un nuovo record. Secondo il Gruppo Statistiche di Federmacchine, le esportazioni sono salite a 37,7 miliardi di euro su base annuale (+5,8%), tuttavia si registra un calo per ciò che riguarda le consegne dei costruttori italiani sul mercato interno, che si fermano a 18,9 miliardi (-4,6% sul 2022). Sulla stessa lunghezza d'onda, troviamo le importazioni, che scendono a 11,5 miliardi (-3% su base annuale). Il dato import/consumo si è attestato al 37,9%, mentre il rapporto export/fatturato è salito al 66,6% (quasi 2 punti percentuali).
Si prevede che il 2024 vada a segnare un’inversione di tendenza per l’industria italiana del machinery, con un lieve rallentamento. Il fatturato dovrebbe calare a 54,7 miliardi (-3,3% sul 2023). Il consumo interno scenderebbe a 27,9 miliardi di euro (-8,3%), con una probabile ripercussione sulle importazioni che scenderebbero a 11,2 miliardi di euro (-2,6%), mentre le consegne dei costruttori dovrebbero fermarsi a 16,7 miliardi (-11,7%). L’export, invece, crescerà ancora (+0,9%), segnando il nuovo record di 38 miliardi.
Quanto alla distribuzione delle vendite, nel 2023, la quota di fatturato realizzata in Italia è stata del 33,4%. Il 36,1% è stato destinato ad altri paesi europei. Nel 2023, l’export italiano è cresciuto in tutti i principali mercati, tranne che in Cina, Turchia e Regno Unito. Gli incrementi più rilevanti si registrano con Messico e Polonia. Le principali destinazioni sono state: Stati Uniti (5 miliardi di euro, +6,7%); Germania (3,9 miliardi, +4,3%); Francia (2,6 miliardi, +7,9%); Cina (1,8 miliardi, -4,4%); Polonia (1,6 miliardi, +15,6%).
EFA News - European Food Agency