Amazon Italia, megasequestro da 121 milioni per "frode fiscale"
Sequestro eseguito dalla Guardia di Finanza: la procura di Milano scava sui "serbatoi di manodopera"
Circa 121 milioni di Euro. A tanto ammonta il sequestro preventivo d'urgenza eseguito dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano a carico della filiale italiana di Amazon, ossia di Amazon Italia Transport S.r.l., con sede in viale Monte Grappa, a Milano. Il sequestro fa seguito all'inchiesta dei pm Paolo Storari e Valentina Mondovì, che ha come protagonista i "serbatoi di manodopera".
La presunta frode, attraverso la "somministrazione illecita di manodopera", sarebbe stata commessa, stando alle imputazioni, tra il 2017 e il 2022, con effetti anche sulle "dichiarazioni Iva" del 2023. "Il meccanismo fraudolento -scrivono i pm di Milano Storari e Mondovì nel decreto di sequestro preventivo d'urgenza- è tutt'ora in atto, con rilevantissime perdite per l'erario e situazioni di sfruttamento lavorativo che perdurano, a tutto vantaggio di Amazon Italia Transport srl". Dalle 94 pagine del decreto, che dovrà essere convalidato dal gip Luca Milani, risulta che per la presunta frode fiscale sono indagati tre responsabili della srl: Gabriele Sigismondi, Adriano Susta e Jason Miller, oltre alla stessa società per la responsabilità amministrativa.
Quello della "filiera della manodopera", sarebbe un sistema fraudolento che riguarda la logistica: in base a questo sistema i rapporti di lavoro con la società committente verrebbero "schermati" da società "filtro" che a loro volta si avvarrebbero di diverse società cooperative (società "serbatoio"). In pratica, con questo sistema le grandi aziende (come Amazon, in questo caso, secondo i magistrati) si garantiscono "tariffe altamente competitive" sul mercato "appaltando", per la logistica, manodopera a cooperative, consorzi e società in modo irregolare, con tanto di "sfruttamento del lavoro".
Le aziende, scrive in una nota il procuratore capo di Milano Marcello Viola, "hanno sistematicamente omesso il versamento dell'Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale". Le indagini, "eseguite dal Nucleo di Polizia economico finanziaria di Milano con la collaborazione del Settore Contrasto Illeciti dell'Agenzia delle Entrate, hanno a oggetto il fenomeno della somministrazione illecita di manodopera".
Le ipotesi investigative riguardano, secondo quanto spiega la Procura "una complessa frode fiscale derivante dall'utilizzo, da parte della beneficiaria finale", ossia Amazon Italia, "del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all'emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti".
Sono in corso, inoltre, prosegue la Procura, "diverse perquisizioni nelle province di Milano e Torino nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte, con contestuale notifica delle informazioni di garanzia, anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti della società, a favore di quest'ultima".
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