La Commissione Europea ha stabilito di deferire la Francia alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea per non aver rispettato la concentrazione massima di nitrati nell'acqua potabile. I parametri presumibilmente violati da Parigi sono stabiliti dalla direttiva sull'acqua potabile (direttiva (UE) 2020/2184) mirata a proteggere la salute umana dagli effetti nocivi dell'acqua potabile contaminata. In Francia, per un lungo periodo di tempo, l'acqua potabile fornita a una parte della popolazione ha superato la concentrazione massima di nitrati. L'irregolarità riguarderebbe 107 zone di approvvigionamento idrico in sette regioni: Borgogna-Franca Contea, Centro-Valle della Loira, Grand Est, Hauts-de-France, Île-de-France, Occitania e Paesi della Loira.

La Commissione aveva già inviato una lettera di messa in mora alla Francia nell'ottobre 2020. A ciò è seguito un parere motivato nel febbraio 2023. La Commissione ritiene che gli sforzi delle autorità francesi per affrontare pienamente i reclami siano stati, ad oggi, insufficienti. Ciò sta portando al deferimento della Francia alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea.

La direttiva sull'acqua potabile migliora la protezione della salute umana attraverso standard di qualità dell'acqua aggiornati, affrontando inquinanti preoccupanti come gli interferenti endocrini e le microplastiche e mirando a garantire acqua di alta qualità dal rubinetto per tutti i cittadini dell'UE.

La revisione più recente della direttiva include anche nuove disposizioni che richiedono agli Stati membri di migliorare e mantenere l'accesso all'acqua potabile per tutti, nonché disposizioni sui livelli di perdite idriche degli Stati membri. Supporta il piano d'azione Zero Pollution, nonché l'imminente Water Resilience Initiative nell'ambito del Green Deal europeo.