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CLARA MOSCHINI

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Temperature estreme: anche Emilia-Romagna sospende lavoro nelle ore calde

Ordinanza Regione vieta attività dalle 12:30 alle 16:00, a partire da lunedì prossimo

Stop al lavoro nei cantieri edili, in agricoltura e nel florovivaismo in condizioni di caldo estremo o anomalo, in determinate fasce orarie. Con un’ordinanza regionale, che viene firmata domani dalla presidente facente funzioni Irene Priolo, scatterà in Emilia-Romagna a partire da lunedì 29 luglio il divieto di lavorare in questi settori, in condizioni di esposizione prolungata al sole e svolgendo attività fisica intensa, dalle ore 12.30 alle ore 16, nei giorni e nelle aree in cui le mappe nazionali online del rischio segnalano un livello “Alto”.

“Tutto il nostro territorio è interessato da un’eccezionale ondata di caldo, caratterizzato da temperature elevate e da un alto tasso di umidità", ha commentato Priolo. "Condizioni, queste, che rendono rischioso lo svolgimento di tutta una serie di attività, svolte prevalentemente in ambiente esterno, e che rendono non più rinviabile l’adozione di misure di protezione. Tutelare i lavoratori- ha concluso la presidente- per noi resta una priorità”.
Oggi l’incontro degli assessori Vincenzo Colla (Lavoro) e Alessio Mammi (Agricoltura) con i sindacati e le associazioni di categoria, con cui sono stati condivisi i contenuti dell’ordinanza.

“Sappiamo che in regione molte aziende si sono già attivate per trovare soluzioni adeguate- hanno puntualizzato gli assessori-, ma serviva un atto in grado di garantire omogeneità delle misure sul territorio regionale e piena tutela dei lavoratori. Gli aspetti fondamentali sono la flessibilità in entrata e in uscita dal luogo di lavoro, la rimodulazione degli orari, prevista peraltro dalla contrattazione, e se necessario è previsto il ricorso anche gli ammortizzatori. Abbiamo sempre mostrato serietà e responsabilità", hanno aggiunto Colla e Mammi, "serve dare risposte di qualità nei settori più esposti, e quindi i cantieri, l’agricoltura e il florovivaismo. L’Emilia-Romagna è la Food Valley d’Italia e lo deve essere anche per la qualità del lavoro e per il valore sociale e di comunità che i nostri prodotti agricoli e agroalimentari garantiscono al territorio e alle persone. Ancora una volta- hanno concluso gli assessori- si registra la grande disponibilità delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali per un’assunzione di responsabilità in una discussione preventiva, nello spirito del Patto per il Lavoro e per il Clima”.

La mancata osservanza degli obblighi indicati dall’ordinanza comporterà le sanzioni previste per legge (art. 650 c.p.), se il fatto non costituisce più grave reato. L’ordinanza verrà pubblicata sul sito della Regione Emilia-Romagna e sarà trasmessa, per gli adempimenti di legge, ai prefetti e a tutti sindaci dei comuni emiliano-romagnoli, alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dei datori di lavoro e delle associazioni di categoria.

Si susseguono, così, i provvedimenti regionali a tutela dei lavori, di cui, quest'anno, l'apripista è stato il Lazio (leggi notizia EFA News). 

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EFA News - European Food Agency
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