Carne artificiale: arriva interrogazione alla Commissione UE
Anna Maria Cisint (Lega): "Mancano studi che dimostrino l'assenza rischi nel consumo di prodotti sintetici"
“La richiesta per la vendita di carne da laboratorio, arrivata in Ue da parte di una start-up francese, ha scatenato reazioni di protesta non solo all’interno del comparto agricolo e dalle associazioni di consumatori". A dichiararlo è Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega, dopo essere stata per otto anni sindaco di Monfalcone.
Eletta per la prima volta all'emiciclo di Strasburgo, poco dopo il suo debutto, Cisint ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea, in cui intende innanzutto "evidenziare alla Commissione la carenza di studi scientifici a lungo termine che dimostrino l’assenza di rischi nel consumo di prodotti da sintesi per l’organismo umano"
Inoltre, l'europarlamentare leghista ha "chiesto se esistano finanziamenti attivi da parte della Ce verso aziende che abbiano come obiettivo quello di inserire nel mercato carni, pesce o altri prodotti creati artificialmente in laboratorio. Se cosi fosse, ci troveremmo al paradosso, tristemente noto, di chi predica bene e poi razzola male".
"La stessa Ue nella strategia Farm to Fork", osserva Cisint, "nelle sue intenzioni, avrebbe dovuto agevolare piccole aziende agricole e piccoli allevamenti a vantaggio dell’economia circolare: un paradosso rispetto agli interessi di aziende commerciali che, per meri interessi economici, investono su nuove e potenzialmente rischiose frontiere alimentari. Se la notizia di eventuali finanziamenti dedicati fosse confermata, si tratterebbe dell’ennesimo ceffone modello Green, rivolto ad agricoltori e allevatori europei”.
EFA News - European Food Agency