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CLARA MOSCHINI

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Bevande "pronte da bere" conquistano italiani anche nel fuori-casa

Il 53% è disposto a provarle. Cocktail premiscelati sono il prodotto più gettonato della categoria

Cga by Niq, società di consulenza per la misurazione, l'analisi e la ricerca nel settore On Premise, rivela nell’ultima ricerca come le bevande pronte da bere, conosciute come Ready To Drink (abbreviato in Rtd), stiano guadagnando popolarità in Italia anche nei consumi fuori casa. I Rtd, confezionati in bottiglia o lattina e premiscelati, sono immediatamente pronti al consumo e versatili per diversi momenti della giornata. Sul mercato si trovano prodotti a base di tè o caffè per la colazione o una pausa pomeridiana, così come varianti alcol free ideali per l’aperitivo. Le versioni alcoliche, con distillati, liquori o acquaviti mixati a bibite o estratti di frutta, permettono ai consumatori di gustare drink assemblati da professionisti con ingredienti bilanciati e sapori autentici. 

Il Consumer Pulse Report di Cga by Niq dedicato ai Ready To Drink mostra che il 24% degli italiani ha consumato queste bevande negli ultimi sei mesi e il 53% è disposto a provarle, segnalando una crescente domanda. Tra le diverse fasce d’età, i giovani adulti, in particolare la Gen Z, sono i più interessati: il 45% dei consumatori di Rtd desidera provare nuovi sapori e il 7% degli italiani prevede di aumentarne il consumo. Tra i tipi di bevande pronte da bere più popolari in Italia, i cocktail premiscelati dominano con il 46%, seguiti dai seltz alcolici al 38%, distillati e mixer al 30% e infine gli alcopops al 14%.

Secondo la ricerca, l'interesse dei consumatori italiani per i Rtd potrebbe crescere ulteriormente se venissero rispettati alcuni criteri. Il 45% degli intervistati ritiene che un buon rapporto qualità-prezzo sia essenziale per incoraggiare il consumo di Rtd in bar, pub e ristoranti. Il 23% indica che una maggiore visibilità nei locali aumenterebbe le possibilità di consumo, mentre il 19% preferirebbe un’offerta di alternative analcoliche o a basso contenuto alcolico. Infine, il 14% pensa che una maggiore pubblicità potrebbe incrementare la popolarità di questi prodotti.

“Il panorama tradizionale del consumo di vino, birra e alcolici in Italia sta cambiando e sui tavoli dei locali stanno gradualmente guadagnando spazio anche bevande come i Ready To Drink", ha dichiarato Valeria Bosisio, Client Success & Insights Manager di Cga by Niq. "L’evoluzione del gusto dei consumatori, della modalità di somministrazione e della gradazione alcolica caratterizzano da sempre il settore del beverage ed è importante conoscere i cambiamenti in atto per soddisfare la richiesta. Per gli operatori del settore sarà infatti fondamentale includere e supportare la crescita di questa categoria, data la forte domanda e propensione al consumo da parte degli italiani, soprattutto dei giovani adulti”.

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EFA News - European Food Agency
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