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CLARA MOSCHINI

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Intesa Sanpaolo: utile netto a 4,8 mld euro nel primo semestre

Oltre 41,8 milioni di interventi per credito sociale e rigenerazione urbana

Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato la relazione consolidata al 30 giugno 2024. I risultati del primo semestre evidenziano la capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di generare una solida redditività sostenibile, con un utile netto pari a 4,8 miliardi di euro e previsto a oltre 8,5 miliardi nell’intero anno.

Significativa la creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno Esg del Gruppo. In particolare: - significativo ritorno cash per gli azionisti: 3,3 miliardi di dividendi maturati nel semestre (che si aggiungono al buyback pari a 1,7 miliardi di euro avviato a giugno 2024); - 3,1 miliardi di euro di imposte generate e aumentate di 0,5 miliardi di euro rispetto al primo semestre 2023 per effetto della crescita degli interessi netti che ha trainato l’aumento di un miliardo di euro del risultato corrente lordo; - espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà (oltre 41,8 milioni di interventi tra il 2022 e il primo semestre 2024); - rafforzamento delle iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale (17,2 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e il primo semestre 2024); - contributo pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi complessivamente nel quinquennio 2023-2027 al supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali (di cui circa 0,5 miliardi di euro già inclusi nei risultati del 2023 e del primo semestre 2024 e la restante parte inclusa pro-quota nelle prospettive di utile netto per l’intero 2024 e il 2025), con circa 1.000 persone dedicate a supportare le iniziative.

Come spiega una nota, "Intesa Sanpaolo è pienamente in grado di continuare a operare con successo in futuro grazie a: - i punti di forza che contraddistinguono il Gruppo, in particolare la redditività resiliente, la solida patrimonializzazione, lo status di Banca a “zero Npl”, i significativi investimenti in tecnologia e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi; - la leadership nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory con circa 100 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela identificate per alimentare la crescita".

Nel primo semestre 2024, per il Gruppo si registra:
 - utile netto in crescita del 12,9% a 4.766 milioni di euro, da 4.222 milioni del primo semestre 2023; - risultato corrente lordo in crescita del 14,7% a 7.737 milioni di euro, da 6.744 milioni del primo semestre 2023; - risultato della gestione operativa in aumento del 16,6% rispetto al primo semestre 2023; - proventi operativi netti in crescita del 9,6% rispetto al primo semestre 2023 (interessi netti +16,2%, commissioni nette +6,9%, risultato dell’attività assicurativa +5,5%); - costi operativi in diminuzione dello 0,1% rispetto al primo semestre 2023; - elevata efficienza, con un cost/income al 38,3%, tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee; - costo del rischio annualizzato a 26 centesimi di punto, con un ammontare di overlay pari a 0,9 miliardi di euro.

Qualità del credito:
- a fine giugno 2024, l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’ 1,1% al netto delle rettifiche di valore e al 2,2% al lordo. Considerando la metodologia adottata dall’Eba, l’incidenza dei crediti deteriorati è pari all’ 1% al netto delle rettifiche di valore e all’ 1,9% al lordo; - l’esposizione verso la Russia è in ulteriore riduzione, diminuita di circa l’ 86% (oltre 3,1 miliardi di euro) rispetto a fine giugno 2022 e scesa allo 0,1% dei crediti a clientela complessivi del Gruppo, e i crediti cross-border verso la Russia sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2;

Elevati livelli di copertura dei crediti deteriorati:
- livello di copertura specifica dei crediti deteriorati al 50,7% a fine giugno 2024, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 70,8%; - robusto buffer di riserva sui crediti in bonis, pari allo 0,6% a fine giugno 2024.

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EFA News - European Food Agency
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