Cagliari: sequestrate 108 ton pesce non tracciato
Guardia Costiera e GdF intercettano materiale giudicato in larga misura non idoneo al consumo
La parte commestibile delle merci è stata donata in beneficienza alla Caritas Diocesana
Un blitz incrociato Fiamme Gialle - Guardia Costiera ha prodotto il maxisequestro di 108 tonnellate di prodotti di mare. E' accaduto nei pressi di Cagliari, dove l'indagine ha messo sotto scacco uno stabilimento di trasformazione di materie prime alimentari, provenienti per lo più da Paesi extraeuropei.
Parte del prodotto sequestrato è stato giudicato non idoneo al consumo, quindi è stato distrutto, dopo essere passato al vaglio dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Asl. Una piccola percentuale degli alimenti, tuttavia, è stata giudicata commestibile e donata in beneficienza alla Caritas Diocesana di Cagliari, con i ringraziamenti dell'arcivescovo monsignor Giuseppe Baturi.
Il pesce e i frutti di mare sequestrati avevano riscontrato "violazioni che spaziano dalla mancanza di tracciabilità del prodotto ittico, all'irregolare detenzione secondo le norme sanitarie prescritte, nonché alla non corretta applicazione delle procedure di autocontrollo (Haccp)", si apprende da fonti della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera.
EFA News - European Food Agency