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CLARA MOSCHINI

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Peste suina. Giovanni Filippini designato commissario

Beretta (Assica): "Affrontiamo situazione straordinaria, servono cose concrete"

Tempestività, risorse e gioco di squadra: sono i punti essenziali su cui puntare.

Dopo l'esperienza iniziale di Angelo Ferrari, sostituito dal Vincenzo Caputo che a sua volta ha lasciato l'incarico il 1° agosto scorso, il governo ha designato il terzo commissario straordinario per la gestione dell'emergenza della Psa - Peste Suina Africana, nella persona di Giovanni Filippini, già direttore generale dei servizi veterinari presso il Ministero della Salute.

La malattia, è bene ricordarlo, non ha nessun effetto sull'uomo, ma il contagio porta all'abbattimento di interi allevamenti di suini con gravissimo danno alla nostra zootecnia. In più, molti paesi bloccano le importazioni di salumi e carni suine dalle aree infette, creando un ulteriore danno alle nostre esportazioni. 

Lorenzo Beretta, Presidente di Assica, commenta la designazione ufficiale: "Con la consueta tenacia che quotidianamente ci ha spinto ad affrontare questo lungo e difficile periodo, a nome di Assica e delle aziende del settore salumi e carne suina, accogliamo la nomina del nuovo Commissario straordinario alla PSA e rivolgiamo a lui e a tutta la struttura commissariale un sincero augurio di buon lavoro, consapevoli della durissima sfida che hanno davanti". 

"Non ci siamo mai persi d'animo in questi oltre due anni di lotta alla PSA nell'Italia continentale, nemmeno nei momenti più bui e peggiori. Oggi affrontiamo una situazione eccezionale, ulteriormente preoccupante: per questo - è l'appello del presidente - non ci aspettiamo miracoli dalla struttura commissariale e dal nuovo Commissario. Ci aspettiamo però poche cose concrete:

1. Tempestività di azione. Cosa fare lo sappiamo da tempo, lo ha ricordato da ultimo anche la visita EUVET della Commissione UE, ora è tempo di agire senza indugi.

2. Disponibilità di risorse. Questo è un appello che rivolgiamo ancora una volta al Governo. Un anno fa abbiamo chiesto con insistenza 50 milioni di euro per le misure di contenimento ed eradicazione. Non chiediamo soldi per indennizzare i danni subiti dalle aziende, ma investimenti per salvare un settore produttivo del Paese e i suoi oltre 40.000 posti di lavoro diretti. Servono fondi disponibili da subito. Altrimenti anche i migliori professionisti della materia si vedranno limitati nelle proprie azioni.

3. Gioco di squadra. Lo abbiamo ribadito in tutte le sedi e continuiamo a sollecitare il Governo perché tutti i dicasteri facciano la loro parte, non solo il Masaf e la Salute: Maeci, Mimit e anche il MEF devono mettere a disposizione tutte le loro possibili energie per aiutare una filiera che non si rassegna di fronte alle difficoltà".

Inoltre "servono interventi per sostenere e agevolare i consumi interni, in calo da troppo tempo e ulteriormente a rischio con i nuovi episodi di PSA che faranno mancare i suini e le carni nazionali. Un taglio IVA dal 10 al 4 percento, anche temporaneo, sarebbe un gesto concreto - conclude Lorenzo Beretta - a beneficio anche delle tasche dei consumatori".

Alle parole del presidente di Assica fa eco il direttore dell'Associazione, Davide Calderone, che aggiunge: "L'impegno dell'Associazione è massimo e quotidiano a tutti i livelli. Cerchiamo di supportare le aziende nella difficile gestione degli obblighi burocratici per i nuovi adempimenti sanitari, contribuiamo a diffondere corretta informazione al pubblico e ai partner commerciali esteri sulla situazione della PSA nel nostro Paese e siamo ogni giorno a fianco delle Istituzioni perché il tema non passi mai in secondo piano."

In sostanza, la filiera chiede adesso un deciso cambio di passo che porti a consolidare rapidamente i risultati programmati, attesi e appena accennati. "Il neo designato Commissario - spiegano da Assica - è persona di comprovata esperienza e competenza, sul cui operato non ci sono dubbi di sorta. Oltre alle risorse, il fattore tempo è un'altra chiave della lotta alla PSA. Con la fine dell'estate e l'approssimarsi dell'autunno dobbiamo farci trovare solidamente al riparo da nuovi focolai per offrire qualche certezza agli operatori che con ogni probabilità dovranno fronteggiare anche un nuovo rincaro degli energetici".

red - 43178

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