Addio a Roberto Bonetti, fondatore e patron della storica azienda di cioccolato Witor’s. In, a Cremona, chiesa era presente tutta la famiglia: la moglie Fausta e i figli Rossano, Michele e Sabrina.

Bonetti aveva 94 anni: iniziò la sua carriera imprenditoriale nel 1959, a soli trent'anni, in un piccolo laboratorio di Cremona. A renderlo celebre, nel 1962, fu il boero, inventato nel suo laboratorio: una pralina di cioccolato extra fondente con all’interno una ciliegia sotto spirito. L’avventura l’ha portato a trasformare la piccola fabbrica in un colosso del cioccolato: nel 1973, lo spostamento nello stabilimento a Corte dè Frati, Comune della provincia, dove tuttora lavorano oltre 200 dipendenti che producono il cioccolato consumato in oltre 80 paesi del mondo.

Un breve ritratto di Roberto Bonetti lo ha fornito su Instagram il nipote, Lorenzo Biagiarelli, noto chef e food blogger televisivo. "Mi sembra che abbia sempre applicato al cibo la stessa morigeratezza che aveva nella vita, quella che gli valse il soprannome di Zio Paperone, da me che ero suo nipote -scrive Biagiarelli sulla sua pagina Instagram-. Gli somigliava in tutto: imprenditore di successo, un’azienda storica e florida, persino la sua numero uno, quel cioccolatino con dentro la ciliegia che aveva inventato nel 1959, il boero. E allo stesso tempo guidava una vecchia Fiat, poi una Picanto un po’ scassata, aveva un soprabito sempre un po’ liso, un berretto con trama scozzese e anche i capelli, candidi e vaporosi, gli cadevano un po’ davanti alle orecchie come le basette del più ricco dei Paperi”.