Infortuni sul lavoro: boom denunce in ristorazione nel 2024
Netta crescita segnalazioni malattie professionali in agricoltura (+21,1%)
Le denunce di infortunio presentate all’Inail nei primi sette mesi del 2024 sono state 350.823, in aumento dell’1,7% rispetto alle 344.897 dello stesso periodo del 2023, del 12,2% rispetto a gennaio-luglio 2021 e del 21,4% rispetto a gennaio-luglio 2020, e in diminuzione del 20,5% sul 2022 e del 7,4% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica.
A luglio di quest’anno il numero delle denunce di infortuni sul lavoro ha segnato un +0,6% nella gestione Industria e servizi (dai 271.618 casi del 2023 ai 273.265 del 2024), un +0,3% in agricoltura (da 14.875 a 14.922) e un +7,2% nel Conto Stato (da 58.404 a 62.636). Tra i settori con i maggiori incrementi percentuali dei casi avvenuti in occasione di lavoro si evidenziano l’istruzione (+49,9%), la sanità e assistenza sociale (+26,1%), la fornitura di acqua-reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (+22,1%), la riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature (+21,8%), il noleggio e servizi di supporto alle imprese (+18,9%), le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+16,1%) e le costruzioni (+15,1%).
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate nei primi sette mesi del 2024 sono state 577, 18 in più rispetto alle 559 registrate nel pari periodo del 2023, otto in più rispetto al 2022, 22 in meno sul 2019, 139 in meno sul 2020 e 100 in meno sul 2021. Rapportando il numero dei casi mortali agli occupati Istat nei vari periodi (dati provvisori), si nota come l’incidenza scenda da 2,59 decessi denunciati ogni 100mila occupati Istat del 2019 a 2,40 del 2024 (-7,3%), mentre aumenta dello 0,8% rispetto al 2023 (da 2,38 a 2,40).
A livello nazionale i dati rilevati a luglio di ciascun anno evidenziano per i primi sette mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, pur nella provvisorietà dei numeri, un incremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 430 a 440, e di quelli in itinere, da 129 a 137. L’aumento ha riguardato la gestione Industria e servizi, che passa da 484 a 486 denunce mortali, l’agricoltura (da 59 a 71) e il Conto Stato (da 16 a 20). Si rilevano 79 decessi in occasione di lavoro nelle costruzioni (contro i 58 del 2023), 55 nel comparto manifatturiero (51 nel 2023), 32 nel commercio (come nel 2023) e 22 nel Noleggio e servizi di supporto alle imprese (20 nel 2023), mentre il Trasporto e magazzinaggio registra 46 decessi denunciati contro i 61 del 2023.
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi sette mesi del 2024 sono state 54.471, 10.038 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+22,6%). L’aumento è del 50,6% rispetto al 2022, del 60,8% sul 2021, del 116,1% sul 2020 e del 41,5% sul 2019. I dati rilevati a luglio di ciascun anno mostrano incrementi nelle gestioni Industria e servizi (+23,1%, da 36.654 a 45.112 casi), agricoltura (+21,1%, da 7.365 a 8.921) e Conto Stato (+5,8%, da 414 a 438).
EFA News - European Food Agency