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CLARA MOSCHINI

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Macrobioma: forte fiducia nel potenziale dei biomarcatori

Consorzio Human Microbiome Action pubblica i risultati di uno studio finanziato dall'Unione Europea

Il consorzio Human Microbiome Action finanziato dall'Unione Europea ha condotto un sondaggio Delphi, coordinato dal Pharmabiotic Research Institute (Pri), per stabilire un consenso sulle esigenze, le sfide e le limitazioni nella qualificazione dei biomarcatori basati sul microbioma. Lo studio, pubblicato su The Lancet Microbe, evidenzia una forte fiducia tra gli esperti nel potenziale dei biomarcatori basati sul microbioma, ma sottolinea la barriera critica posta dalla mancanza di metodi analitici convalidati. Per superare tale problema, è fondamentale l'implementazione di standard internazionali e materiali di riferimento nei processi analitici.

I biomarcatori sono fondamentali nella ricerca medica e sanitaria. Possono essere utilizzati per diagnosticare malattie, tracciare la progressione delle malattie, prevedere i rischi e potenzialmente prevedere i responder al trattamento. Nel campo dei microbiomi umani, ogni anno vengono scoperti centinaia di potenziali biomarcatori, ma solo pochi procedono con la qualificazione o l'implementazione clinica. "Questo documento dovrebbe servire come base per definire i futuri sforzi collaborativi necessari per promuovere l'emergere di biomarcatori basati sul microbioma e promuovere l'applicazione della scienza del microbioma nella pratica clinica e nella medicina personalizzata", spiega Céline Druart, direttore esecutivo del Pri.

Ne sono scaturite alcune raccomandazioni finalizzate a superare le sfide basate su un sondaggio Delphi che ha interpellato 93 esperti di 21 paesi: 1) Sensibilizzare sui biomarcatori basati sul microbioma; 2) Promuovere la consapevolezza e l'adozione di standard e materiali di riferimento; 3) Promuovere il dialogo interdisciplinare e progetti collaborativi; 4) Allineare ricerca e sviluppo con le aspettative cliniche per la traduzione nella pratica clinica; 5) Adottare un approccio unificato.

Il progetto Human Microbiome Action, guidato da approfondimenti di un sondaggio Delphi completo, promuove un approccio unificato, estendendo un invito aperto a unirsi all'European Microbiome Centres Consortium (Emcc) per promuovere la collaborazione interdisciplinare e far progredire la ricerca sul microbioma. "Abbiamo previsto la creazione dell'Emcc come mezzo per garantire la sostenibilità dei risultati del progetto, nonché un forum aperto alla collaborazione su strategie preventive e terapeutiche basate sul microbioma", ha affermato Joël Doré, coordinatore del progetto Human Microbiome Action.

Lo sforzo concertato di mondo accademico, industria, enti normativi e decisori politici è ritenuto fondamentale per tradurre la ricerca sul microbioma in applicazioni cliniche, migliorando così la diagnosi e i trattamenti sanitari a livello globale.

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EFA News - European Food Agency
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