Conferenza Stato-Regioni: intesa su Distretti del cibo, e filiera pera
Ministero regola anche i nuovi distretti; soddisfazione da Confcooperative per la nuova misura da 15 mln
È stata raggiunta ieri l'intesa in Conferenza Stato-Regioni su due schemi di decreto: il primo concernente i criteri e le modalità dell'utilizzo del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, a sostegno alla filiera frutticola della pera; il secondo, sulle modalità e procedure per l'attuazione dei Distretti del cibo.
Con questi due decreti, sottolinea la nota del ministero dell'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, "vengono compiuti importanti passi per dare una risposta, ulteriore e concreta al comparto agricolo, per difendere le produzioni di eccellenza e il lavoro degli agricoltori".
Per quanto riguarda il decreto relativo alla creazione e al consolidamento dei Distretti del cibo -che si sono riuniti ieri per la prima volta in Piemonte (leggi EFA News)-, sono stati individuati i criteri, le modalità e le procedure per l'attuazione degli interventi. "Grazie ad un'attenta azione del ministero, che ha permesso di accantonare i fondi residuali -prosegue la nota-, sarà possibile continuare a supportare la progettualità della misura e fornire così ulteriori opportunità e risorse per la crescita e il rilancio sia delle filiere che dei territori".
Particolare attenzione merita il decreto riguardante la filiera della pera, fortemente atteso dalle imprese ortofrutticole. Esso prevede il superamento del regime aiuti de minimis per le domande 2023 e destina 15 milioni di Euro a sostegno della filiera colpita dalle filopatie (legi EFA News).
“Uno stanziamento importante per migliaia di aziende agricole messe a dura prova dalle perdite economiche degli ultimi anni causate dalle fitopatie e dai cambiamenti climatici e che potrà dare una boccata d’ossigeno ad un settore che ha visto perdere il 35% delle proprie superfici negli ultimi dodici anni”, ha commentato il nuovo decreto sulla filiera della pera il presidente del settore Ortofrutticolo di Fedagripesca Confcooperative Davide Vernocchi. Il sostegno viene concesso alle aziende agricole che abbiano subito un decremento del valore della produzione dell’anno 2024 superiore al 30% rispetto a quella dello stesso periodo dell’anno 2022.
“La filiera delle pere -spiega Vernocchi- ha conosciuto in questi anni un drastico calo produttivo, per cause collegate al grande problema del cambiamento climatico e dell’impatto di insetti e parassiti: nel 2019 la cimice asiatica, nel 2021 le gelate tardive, nel 2022 la siccità, per finire nel 2023 con nuove gelate e i danni dell’alluvione. Insieme al calo delle superfici, le ingenti perdite economiche della filiera hanno avuto ripercussioni su tutto l’indotto occupazionale ed economico dei maggiori bacini produttivi della penisola". Vernocchi ha espresso "particolare apprezzamento" per il superamento del regime aiuti de minimis per le domande 2023, “che era stato a più riprese sollecitato da tutto il mondo agricolo”.
EFA News - European Food Agency