Asse franco-nipponico per controllare le emissioni delle mucche
Accordo tra Danone e Ajinomoto per ridurre i gas serra dell'industria lattiero-casearia
Nell'alimentazione si può integrare la soluzione AjiPro-L di Ajinomoto Co, formulazione di lisina innovativa che, oltre a favorire l'assorbimento dell'aminoacido, è anche altamente efficiente in termini di costi e rappresenta un metodo di riduzione dei gas serra ad ampio raggio.
È una partnership franco-nipponica nel nome dell'ambiente quella appena siglata da Danone e dalla giapponese Ajinomoto Co. per ridurre i gas serra dell'industria lattiero-casearia. L'iniziativa utilizza la soluzione AjiPro-L di Ajinomoto Co, formulazione di lisina innovativa che, oltre a favorire l'assorbimento dell'aminoacido, è anche altamente efficiente in termini di costi e rappresenta un metodo di riduzione dei gas serra ad ampio raggio.
Più in dettaglio, nell'ambito del programma “Partner for Growth” di Danone, entrambe le aziende collaborano per ridurre le emissioni di gas serra derivanti dalla produzione di latte. La soluzione AjiPro-L garantisce un ulteriore strumento per ridurre le emissioni derivanti dall'allevamento di bestiame da latte visto che fornisce efficacemente all'apparato digerente delle mucche la lisina, un aminoacido essenziale che può essere assorbito come sostanza nutritiva. La lisina, uno degli aminoacidi essenziali nel rumine del bestiame, viene solitamente scomposta e risulta difficile da utilizzare come nutrimento.
Il nuovo prodotto svolge un ruolo fondamentale nel ridurre i costi dei mangimi per gli allevatori e nel ridurre un ampio spettro di emissioni di gas serra del settore. Il prodotto contribuisce non solo a ridurre nella dieta, pur mantenendo la produzione di latte, la quantità di mangime ad alto contenuto proteico e ad alto costo, come la farina di soia, che contiene un eccesso di aminoacidi, ma consente anche di ridurre l'impronta di carbonio, come ad esempio l'anidride carbonica generata durante la coltivazione e l'approvvigionamento, ma consente anche di ridurre del 20% l'acquisto della farina di soia come fonte proteica. Inoltre, riduce le emissioni di protossido di azoto dal letame di circa il 25%. Alcuni studi hanno dimostrato che un mangime bilanciato in aminoacidi con AjiPro-L, in combinazione con un additivo per la riduzione del metano, è in grado di amplificare le emissioni di ossido di azoto di circa il 30%.
Le due aziende hanno già firmato un memorandum of understanding e sono in corso gli sforzi per introdurre la soluzione presso gli agricoltori di Danone in Spagna, Brasile e Stati Uniti, nonché presso gli agricoltori di Danone in Egitto e Marocco. In futuro, Ajinomoto Co. e Danone lavoreranno per incorporare la soluzione negli strumenti per quantificare le riduzioni dei gas serra.
“Sfruttando la nostra esperienza negli amminoacidi, abbiamo sviluppato la soluzione AjiPro-L per contribuire a ridurre i costi dei mangimi e le emissioni di gas serra non solo per i nostri partner, ma per l'intero settore lattiero-caseario e bovino -spiega Sumio Maeda, executive officer e vicepresidente, direttore generale, Divisione Bio e Fine ChemicalsAjinomoto Co-. Ci impegniamo a mitigare gli impatti negativi e ad ampliare quelli positivi attraverso strategie in linea con il nostro obiettivo di contribuire al benessere dei consumatori, di tutti gli esseri umani, della nostra società e del nostro pianeta”.
“Con partner come Ajinomoto -aggiunge Jean-Yves Krummenacher, chief procurement officer di Danone- stiamo ampliando la nostra gamma di soluzioni che mettiamo a disposizione dei nostri allevatori e che hanno un duplice effetto: da un lato ridurre le emissioni di anidride carbonica in azienda e, dall'altro dare sostegno agli allevatori per migliorare i loro margini di guadagno e, di conseguenza, aumentare la loro resilienza”.
Il Gruppo Ajinomoto ha uffici in 34 paesi e regioni e vende prodotti in oltre 130 paesi e regioni: nell'anno fiscale 2023, il fatturato è stato di 1,4392 trilioni di yen pari a oltre 8,9 miliardi di Euro.
EFA News - European Food Agency