Veneto: Colline del Prosecco (+9,1%) trainano turismo nella Regione
Nei primi sette mesi del 2024 si registra un +2,2% di arrivi e +1,1% di pernottamenti registrati
“Oggi celebriamo la prima industria del Veneto, il Turismo, che ha anche il merito di porci in testa alla classifica nazionale per movimento turistico. Un trend che stiamo mantenendo anche quest'anno, considerando che nei primi sette mesi del 2024 (gennaio-luglio) il turismo veneto ha già registrato un +2,2% di arrivi e +1,1% nei pernottamenti registrati. Numeri che fotografano una destinazione con potenzialità di crescita, orientata all’innovazione e a soddisfare una domanda in continua evoluzione, caratterizzata da soggiorni più brevi, intensi e ripetuti così come assistiamo al boom del turismo outdoor: una scelta di libertà e contatto con la natura”. Con queste parole l'assessore al Turismo della Regione del Veneto Federico Caner, celebra la Giornata Internazionale istituita dalle Nazioni Unite nel 1979.
“La crescita delle Colline del Prosecco (+9,1% di arrivi nel periodo gennaio-luglio 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), così come l’area dei Colli Euganei (+0,8%), riconosciuta da poco dall’Unesco riserva Mondiale della Biosfera,
è dettata principalmente dalla libertà offerta da proposte all’aria aperta e dalla possibilità di stare a contatto con la natura", specifica Caner. "Venendo al periodo estivo, che è indubbiamente il banco di prova più significativo per il settore del turismo, i mesi di giugno e luglio 2024 hanno registrato una generale contrazione a causa del maltempo, ma le prime stime, parziali e provvisorie, di agosto, indicano, un sostanziale allineamento con l'estate del 2019”.
Nella graduatoria degli stati esteri di provenienza, i tedeschi occupano sempre il primo posto, e il loro numero si dimostra sostanzialmente allineato all’anno scorso. In seconda posizione si posizionano gli americani, grazie al recente incremento (+6,7% di arrivi nei primi sette mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo 2023). La Cina sta recuperando velocemente e giunge in decima posizione, nonostante i turisti cinesi siano ancora solo la metà rispetto al periodo pre-pandemico.
“Questo significa che l'industria del turismo da un lato ha saputo reagire al periodo pandemico, diversificando e arricchendo l'offerta, e dall'altro ha consolidato i mercati storici con politiche di fidelizzazione", conclude l’assessore. "Infatti, se gli italiani sono in leggero calo, gli stranieri stanno apprezzando sempre più tutte le tipologie di vacanza proposte e ora, grazie anche alle nuove rotte e ai nuovi voli diretti, come quello inaugurato ieri fra Venezia e Shangai, vedremo sicuramente incrementare il numero degli arrivi e gli scambi economici tra la nostra regione, l’Europa e il resto del Mondo”.
EFA News - European Food Agency